Palazzetti: dobbiamo noi ricucire con i partner francesi

Martedì 12 Febbraio 2019
Palazzetti: dobbiamo noi ricucire con i partner francesi
L'IMPRENDITORE
PORDENONE «Mi verrebbe quasi da chiedere scusa ai nostri clienti e partner commerciali francesi. Se non fosse per i rapporti consolidati e duraturi che abbiamo: basta una telefonata e tutto si chiarisce. Ma è ovvio che una situazione diplomatica di tensione, come quella che si è creata nelle ultime settimane e negli ultimi giorni, certo non facilita le imprese che parlano continuamente con la Francia». Sono parole tranquille e garbate quelle di Ruben Palazzetti, presidente della storica azienda di famiglia di Porcia che produce caminetti e innovative eco-stufe a pellet, rispetto alla bufera diplomatica di questi giorni. La Palazzetti, come molte altre imprese del territorio, esporta parecchio in Francia. «La politica - aggiunge l'imprenditore - dovrebbe sempre cercare di agevolare i rapporti, anche commerciali, tra Paesi. Non sempre avviene, ma per fortuna nelle imprese ciò che vale, alla fine, sono i prodotti e la fiducia. E quindi il mercato ci aiuta a superare eventuali difficoltà».
I MERCATI
E quanto i mercati esteri siano importanti per le imprese che, in questi dieci anni di crisi, hanno saputo innovare lo dicono i risultati e i numeri dell'economia del territorio. «Certo - precisa Palazzetti - se si va a vedere le imprese che oggi vanno meglio sono proprio quelle che hanno aumentato la quota export e hanno guardato a mercati nuovi». Ma su questo fronte il territorio deve fare ancora qualche passo avanti. «In molte fiere e manifestazioni economiche in giro per il mondo - sottolinea ancora l'imprenditore - mi capita spesso di vedere che alcuni territori si presentano sotto forma di filiere o di cordate. Recentemente a un'importante fiera del settore arredo la Catalogna presentava una cordata di aziende specializzate in vari settori. La stessa cosa ho visto in Russia dove una intera cordata di imprese tedesche si era presentata insieme. Un sistema che dà una forte immagine di organizzazione e di qualità».
IMMAGINE REGIONALE
Esempi di aree produttive europee a cui dovremmo guardare? «Credo che il nostro territorio - è convinto Palazzetti - esprime molte ricchezze diverse. Oltre alle filiere produttive, per esempio nel comparto dell'arredo-casa, si potrebbe unire quell'immenso patrimonio che abbiamo relativamente alla cultura, al cibo e al turismo. Siamo una regione piccola, ma con plurime ricchezze. La strada è quella di mettere insieme non solo le aziende, ma anche il territorio nel suo complesso con cultura, enogastronomia e turismo. Presentandoci così alle fiere internazionali riusciremmo a vendere non solo prodotti ma anche territorio. La regione dovrebbe, insomma, esportarsi meglio perché l'unione è la nostra forza. E non è solo uno slogan». Così come, per fare un altro esempio, la Regione dovrebbe avere una politica più efficace sul patrimonio forestale: non è possibile che noi affittiamo i boschi della arnia agli austriaci. Loro poi producono il pellet che noi acquistiamo».
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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