Ospedale, il silenzio di Brugnera e Caneva

Sabato 24 Agosto 2019
Ospedale, il silenzio di Brugnera e Caneva
SACILE
«Dopo un mese e mezzo dagli incontri con il sindaco di Caneva Gava Andrea e il vice sindaco di Brugnera Maurizio Foltran - spiega Egidio Santin coordinatore del Comitato per riavere l'ospedale di Sacile funzionante e completo - non abbiamo ancora avuto nessuna risposta in merito alla condivisione del nostro manifesto programmatico e delle richieste avanzate dalle nostre delegazioni avanzate. Prima fra tutte quella urgente di avere un pronto soccorso aperto 24 su 24 tutti i giorni della settimana, festivi compresi. I due amministratori - sottolinea il coordinatore presente ai due incontri -, si erano dichiarati disponibili a portare le nostre richieste alle rispettive giunte comunali e di rendere edotti gli altri amministratori della nostra azione per l'ospedale sacilese. Ma ad oggi non abbiamo nessuna notizia dalle amministrazioni di Caneva e Brugnera. Non sappiamo se assessori e giunte comunali condividano le nostre richieste suffragate dalla sottoscrizione di duemila firme dei cittadini dell'Alto Livenza - prosegue Santin -. E a queste Amministrazioni abbiamo chiesto una risposta con atti concreti: atti deliberativi di giunta o meglio se dei rispettivi consigli comunali. Non abbiamo fatto questi tavoli solo per il piacere di incontrare le amministrazioni comunali, perché riteniamo che il territorio dell'Alto Livenza sia estremamente penalizzato dalle politiche di questa giunta regionale che, di fatto, sono una prosecuzione di quelle attuate dalla giunta precedente guidata da Deborah Serracchiani. Quello che conta sono gli atti formali e ufficiali da poi porre sul tavolo del presidente Massimiliano Fedriga. Sacile e l'Alto Livenza con il suo bacino di 64 mila potenziali utenti non meritano certo una sanità pubblica come quella attuale. Nei prossimi giorni invieremo le richieste di incontro ai restanti sindaci dell'Alto Livenza che non abbiamo ancora sentito ufficialmente. Speriamo che possa prevalere - conclude Santin - il gioco di squadra del nostro territorio rispetto ai meri ordini di partito disposti a livello regionale. Dobbiamo essere però altrettanto sinceri con i cittadini e informare loro della convinzione di tutto il nostro comitato che difficilmente questo gioco di squadra a favore di una dignitosa sanità pubblica potrà trovare compimento, visto il disinteresse che sino ad oggi si è manifesto da più parti sulle nostre proposte».
Francesco Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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