Ordinavano cocaina con un sms

Domenica 24 Febbraio 2019
LOPERAZIONE
PORDENONE Bastava un sms per ordinare la droga. Un sms che doveva essere molto criptico per depistare gli investigatori e indirizzato a utenze telefoniche intestate a persone inesistenti. È così che lo stupefacente arrivava dalla Lombardia per poi essere spacciato nella Bassa Pordenonese e nel Portogruarese. Al centro del traffico, stroncato dal Goa di Trieste e dalla Guardia di finanza di Pordenone, c'era Agron Rexhepi, 31 anni, residente a San Pietro in Cariano (Verona) e che in passato aveva abitato a Sesto al Reghena. Otto anni fa era finito in carcere perchè faceva parte di un clan italo-albanese che aveva colonizzato la Bassa Pordenonese e che ruotava attorno al boss soprannominato Edi l'Orbo.
A lui gli investigatori delle Fiamme Gialle sono arrivate seguendo le tracce lasciate da Roberto Canzian, un insospettabile 43enne di Porcia arrestato nel gennaio 2018 durante un controllo di routine a Pordenone: aveva la disponibilità di 57 grammi di cocaina. Dopo un confronto con il Gico di Trieste, le indagini sono state raccolte dal Gruppo operativo antidroga, che coordinato dal pm Federico Facchin ha individuato otto persone coinvolte nel giro e ottenuto quattro misure cautelari. In carcere è finito Rexhepi. Gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico sono stati applicati a Sergey Martynov, 35 anni, russo che risiede a Sirmione. Obbligo di dimora per Khalid El Madani (39), marocchino di Pramaggiore e Luca Zoia (44) di Cessalto.
In occasione dell'esecuzione dell'ordinanza cautelare sono stati perquisiti altri quattro indagati. Sono Kristjan Huba (28) di Calcinato (Brescia), Salvatore Iovino (43) di Azzano Decimo; Alberto Marini (60) di Pramaggiore e Armand Pepa (28) di Musile di Piave. Sono stati sequestrati 123 grammi di cocaina e 27 grammi di sostanza da taglio. Mentre è pari ad almeno un chilogrammo di cocaina il consumo accertato. Gli sviluppi dell'operazione, chiamata Rubicone, aveva già portato alla denuncia a piede libero di due persone e al sequestro di circa 200 grammi di cocaina con un principio attivo dell'80%), 100 pasticche di ecstasy e 10 grammi di hascisc.
Secondo le Fiamme Gialle, a organizzare lo spaccio sarebbe stato Rexhepi, che riceveva gli ordini soltanto tramite sms dai contenuti incomprensibili. Usava schede telefoniche intestate a persone inesistenti, cambiandole continuamente, ma avendo cura di informare i clienti. Per evitare controlli stradali arrivava dalla Lombardia in treno. Nel corso della perquisizione effettuata nell'abitazione dove viveva, gli investigatori hanno rinvenuto 150 grammi di cocaina, oltre a sostanze da taglio e a un bilancino di precisione. Una volta portato a destinazione lo stupefacente, ecco entrare in scena i clienti, tutti fidelizzati. Tra professionisti, ristoratori e semplici operai, i finanzieri anche identificato anche alcuni pensionati.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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