NUOVO OSPEDALE
PORDENONE Quartiere invaso dalle auto, un progetto (mai presentato)

Giovedì 13 Giugno 2019
NUOVO OSPEDALE
PORDENONE Quartiere invaso dalle auto, un progetto (mai presentato) che cercava di porre rimedio al problema realizzando, al posto dei padiglioni da demolire, nuovi stalli di sosta e un errore perfino nella scelta di abbattere gli alberi. Le mozioni, in gran parte superate, discusse in consiglio martedì sera si trasformano in un'occasione per affrontare i problemi della sanità regionale. E se il centrosinistra tira in ballo il commissariamento dell'Azienda sanitaria, l'assessore all'Urbanistica Cristina Amirante coglie l'assist per sparare a zero su tutto il progetto dell'ospedale.
ALZO ZERO
Ultimamente - spiega - numerosi cittadini si rivolgono a me perché sono infuriati per colpa di quel cantiere dell'ospedale che sta costituendo un grosso problema. Innanzitutto, sono stati eliminati 540 posti auto che erano già troppo pochi e adesso sono diventati 350 scarsi. L'ingegner Loretta De Col, Rup dell'intervento, dice che sono 700. Peccato che gli altri 350 siano dei dipendenti, che già prima avevano i loro 350 posti. Quindi non sono aumentati: ne mancano più di duecento. E così le macchine si sono riversate in giro per il quartiere: è peggiorata la situazione di via del Traverso, di vial Rotto, del quartiere dell'Immacolata. Tutti protestano e il Comando della Polizia locale è costretto a intervenire continuamente per le macchine parcheggiate davanti ai passi carrai. E, fra l'altro, il progetto del parcheggio dei dipendenti è fatto talmente bene che le infermiere hanno richiesto una scorta notturna da parte degli alpini.
I PARCHEGGI
La questione dei parcheggi riguarda in particolare la morgue (cella mortuaria): Si poteva ridurre lo spazio dell'ospedale, rinunciare magari a due metri e 50, tre metri e 50, cinque metri per favorire una percorrenza di pedoni e biciclette. Invece no, perché c'era il progetto di realizzare un parco al posto degli edifici che vanno demoliti. Peccato che non c'è il progetto, non ci sono i soldi per la demolizione, non ci sono i soldi per realizzare il parco. Non c'è niente. C'è però una meravigliosa morgue con venti posti auto, dove in caso di più funerali costringe le persone, che già soffrono per la perdita di un caro, ad andarsi anche a cercare un parcheggio chissà dove. Per questo sono infuriati, ma mi sento rispondere dalla Rup che quello che succede fuori dall'ospedale non è un problema loro e se lo deve gestire il Comune. Problemi di parcheggio anche per il Servizio di Neuropsichiatria, trasferito in via Grado, giusto per aggiungere problemi a problemi. Si tratta di un'area servizi per la quale era previsto un determinato numero di parcheggi. e l'Aas5 non li mette a disposizione dell'utenza. Quindi chi si reca lì non ha parcheggio, non lo trova neanche in via del Traverso, non lo trova in via Montereale: deve andare in vial Rotto, magari con un bambino che ha delle difficoltà. Possiamo aspettare quanto vogliamo: non c'è una previsione di quel progetto che pone risoluzione a questi problemi - attacca l'assessore -, perché i parcheggi previsti erano 350, perché i soldi per le demolizioni non ci sono mai stati, perché lo studio sul parco al posto degli edifici da demolire non è stato presentato però prima della fine del mandato del dottor Giorgio Simon. Guarda caso, però, prevede un parcheggio: come mai, se era tutto perfetto quel progetto? Come mai, nel realizzare le demolizioni, posto che si trovino i soldi - e li dovrà trovare il centrodestra - verrà fatto un altro parcheggio? Credo che questa sia l'evidenza di un progetto indubbiamente sbagliato.
GLI ALBERI
Sbagliato, per Amirante, anche il taglio degli alberi: dagli studi fatti sulle polveri sottili e anche da uno studio fatto dal Cro e controfirmato dal dottor Francesco Mazza, primario di Pneumologia, grande mostro è la Pontebbana, e quindi un intervento di forestazione urbana andava fatto a nord, per schermare le polveri sottili, che con i venti prevalenti da nord-nordest arrivano direttamente sull'ospedale. I veri alberi che non dovevano essere tagliati erano quelli dell'ospedale.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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