Nuova Provincia, difficile l'ipotesi piazza Motta

Giovedì 25 Aprile 2019
VALZER DELLE SEDI
PORDENONE Se l'ipotesi di una nuova Provincia sfrattata dalla sede fortemente voluta, dagli anni Ottanta del secolo scorso, in largo San Giorgio non piace molto, a Pordenone sono anche molte altre le situazioni che attendono una soluzione. Rispetto al centralissimo palazzo Badini il Comune conta di trovare una soluzione quando il piano terra sarà lasciato da Turismo Fvg che traslocherà nella palazzina Liberty di parco Querini. Attualmente a palazzo Badini, oltre agli uffici della Fondazione Pordenonelegge, trovano posto la mediateca e altri uffici di Cinemazero. Quindi la destinazione d'uso come contenitore di associazione culturali non potrà che essere confermata. Nel momento in cui alcuni spazi saranno lasciati liberi si dovrà provvedere a dare ospitalità a qualche altro sodalizio culturale.
EX PROVINCIA
Nonostante la riforma degli enti locali prevista dalla giunta Fedriga sia ancora in fase embrionale il fatto che si discuta di una sede diversa da quella di corso Garibaldi ha lasciato perplesso più di qualcuno. Non sarà facile fare digerire al territorio - se questa ipotesi dovesse concretizzarsi - il fatto che la futura Provincia ricostituita possa trovare sede negli attuali spazi degli uffici regionali di piazzetta Ospedale vecchio. La Regione potrebbe infatti mantenere tra i beni del proprio patrimonio immobiliare i locali della prestigiosa sede - il progetto degli anni Novanta è del pool guidato dall'architetto Vittorio De Feo, non dell'architetto Mario Botta che pure aveva redatto una prima ipotesi di progetto poi accantonata, a Pordenone ha invece firmato la chiesa del Beato Odorico - di largo San Giorgio ricavata attorno ai palazzi Pera e Sbrojavacca.
CENTRO GALVANI
E rispetto a sedi e traslochi in prospettiva si prefigura una non facile gestione della gigantesca area del Bronx che pare destinata sempre più a svuotarsi. In futuro la sede dell'Azienda sanitaria 5 sarà destinata a spostarsi. Così come anche - la situazione è stata più volte ribadita anche dall'Uti e dalla Regione - la sede staccata del liceo Leo-maior che ha un costo in affitto di oltre 400 mila euro annui. Dopo il trasloco della Prefettura (ormai tre anni fa) sono parecchi i locali (seppure privati) che rischiano di svuotarsi. E il centro direzionale sempre più deserto potrebbe rappresentare un nodo urbanistico per la città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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