Negozi, tutti on line contro la crisi

Lunedì 16 Dicembre 2019
Negozi, tutti on line contro la crisi
COMMERCIO
PORDENONE Una piattaforma virtuale, collegata al territorio, per tenere testa ai colossi del commercio virtuale. È la risposta che amministrazione comunale, Ascom Confcommercio e associazione Sviluppo e territorio hanno trovato, attraverso un progetto pilota che verrà finanziato dalla Regione, per evitare che il commercio al dettaglio, che tiene vivo il centro città, venga affossato da quello on-line. L'e-commerce va a gonfie vele. Ormai è un dato di fatto. È sufficiente un semplice clic per ordinare da computer o smartphone e ricevere direttamente il prodotto scelto a casa. Per piattaforme virtuali (Amazon, eBay o Alibaba, solo per citarne alcune) che stanno facendo registrare volumi d'affari senza precedenti, c'è un commercio al dettaglio che soffre, anche se a Pordenone le cose vanno meglio rispetto agli altri tre capoluoghi regionali. Nel 2019, tra il ring e zona limitrofe al centro, per 25 negozi che hanno abbassato le serrande ve sono stati 50 che hanno aperto. Ma non bastano dei dati, seppure confortanti, a risollevare le sorti del commercio di Pordenone. È necessario pensare a qualcosa di innovativo, strettamente collegato con il territorio, per tenere testa ai colossi del commercio online.
«Non si tratta di fare la concorrenza a qualcuno - sottolinea Alberto Marchiori, presidente provinciale di Ascom-Confcommercio - ma di evitare il rischio di essere travolti dalla tecnologia che ormai spazia a tutto campo. L'e-commerce deve essere colto come un'opportunità e sarà bene per tutti adeguarsi. È chiaro che servono iniziative mirate e progetti da condividere con più attori in campo: da soli non si va da nessuna parte». Ecco che nell'ambito del sistema di rigenerazione urbana per arginare l'avanzata del commercio on-line è allo studio la realizzazione di una piattaforma virtuale alla quale potranno aderire i commercianti della città. È all'interno di questa vetrina virtuale che avranno l'opportunità di esporre la loro merce e quindi venderla. Due, in particolare, i punti di forza di questa iniziativa: su internet sarà possibile trovare la merce magari vista in vetrina in uno dei negozi del centro e la consegna, direttamente a casa, avverrà esclusivamente con mezzi elettrici. Quindi ad emissioni zero.
«Prima di arrivare a questa piattaforma entra nel merito il sindaco Alessandro Ciriani sarà avviata una fase di studio, che terrà conto delle abitudini dei consumatori. Mi spiego: sarà interessante, se non indispensabile per calibrare qualsiasi manovra successiva, capire da dove arrivano, quali sono i loro gusti, se sono soddisfatti dell'offerta merceologica in città e, soprattutto, che cosa vorrebbero trovare». Il passo successivo sarà quello di presentare alla Regione (è già arrivato il via libera dal presidente Massimiliano Fedriga) un progetto di massima che, se convincente, potrebbe essere applicato anche a Udine, Gorizia e Trieste. «Quindi una sorta di progetto pilota l'analisi di Ciriani che tenga conto anche dell'importanza di avere un centro, comprese le aree limitrofe, bello, accogliente ed illuminato. Ma soprattutto vivo attraverso l'organizzazione di alcuni eventi che possano richiamare sempre più persone in città». Secondo Marchiori, infatti, «è stato dimostrato che gli eventi non soltanto attirano, ma fanno fare ai nostri commercianti buoni affari. La strada che abbiamo cominciato a tracciare è buona, ora non resta che mettere in pratica quello che è stato definito nel corso degli ultimi incontri».
I tempi non saranno comunque brevi. La vetrina virtuale di Pordenone potrebbe essere sponsorizzata dalla Regione con la manovra finanziaria prevista tra la primavera e l'estate del prossimo anno. Potrebbe essere pronta e quindi lanciata non prima della fine del 2020.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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