Negozi sfitti, la cura dell'Imu non ha ancora prodotto risultati

Mercoledì 22 Maggio 2019
COMMERCIO
PORDENONE Mesi di aprile e maggio relativamente tranquilli sul fronte delle aperture e cessazioni di attività commerciali e locali pubblici. In attesa di vedere quali effetti sortirà la nuova strategia dell'amministrazione in materia di imposte sugli immobili, negli ultimi due mesi il lavoro del Suap (Sportello unico per le attività produttive) si è concentrato molto sulle autorizzazioni necessarie per l'organizzazione di manifestazioni, le vendite sottocosto e i centri estivi, mentre decisamente inferiore è stato il numero di pratiche relative alla cessazione di attività, ai subingressi e all'avvio di nuove. Ma anche questo tipo di procedimenti non è mancato, stando alle pratiche accessibili on line. A questo proposito, il numero delle cessazioni appare prevalere leggermente su quello delle nuove attività, sia pure senza casi clamorosi, mentre per quanto riguarda la dislocazione di chiusure e aperture la mappa tocca svariate zone della città, senza limitarsi a quelle alle quali cittadini e amministrazione guardano con maggiore attenzione, quali viale Marconi o piazza Risorgimento.
VIALE MARCONI
Viale Marconi, anzi, appare abbastanza ferma: l'unica novità di rilievo degli ultimi due mesi è l'apertura di un salone di parrucchiera. Qualcosa si muove, invece, a poca distanza dal viale, con la cessazione di due locali pubblici: uno in via della Colonna e l'altro in via Beato Odorico. Sempre in tema di cessazioni, se ne registrano un paio sia in corso Vittorio Emanuele che in corso Garibaldi, oltre a una per ciascuno fra via Vallona e viale Venezia. Fra le zone interessate dall'avvio di nuove attività, di diverso tipo, ci sono invece viale Grigoletti, corso Garibaldi, via Mazzini, vicolo delle Mura, corso Garibaldi e piazza XX Settembre. Fra i sub-ingressi, infine, il più importante è l'arrivo dell'attività di ristorazione di Road house nel complesso dell'Interspar di via Benedetto Marcello. Questa la fotografia più recente del panorama del commercio cittadino sul quale tenterà di incidere la nuova strategia decisa dall'amministrazione. Nel bilancio di previsione approvato a dicembre, infatti, la Giunta ha previsto che all'interno del ring e in alcune aree limitrofe l'aliquota per i negozi, venga fissata al 10,6 per mille.
LA LEVA FISCALE
Contestualmente, è stata introdotta una agevolazione per i negozi affittati, ai quali verrà applicata un'aliquota del 7,6 per mille, a fronte di quella precedente dell'8,85. Infine, se nel corso del 2019 un negozio inizierà un'attività, potrà beneficiare di un'aliquota del 6 per mille. In sostanza, dopo aver tentato in viale Marconi e in piazza Risorgimento la carta della riduzione dell'Imu, questa volta l'amministrazione ha deciso per un innalzamento massimo dell'Imu per i proprietari di immobili sfitti, in modo da spingerli ad affittare i locali e contribuire così al rilancio immobiliare e commerciale. Proprio per poter mettere in atto questa politica, l'amministrazione ha già provveduto a censire tutti gli immobili, in modo da sapere quali sono locati e quali sfitti, conoscerne il prezzo, le caratteristiche, la classe energetica e così via. Se anche i tempi sono prematuri per verificare gli effetti della nuova politica, recentemente il sindaco Alessandro Ciriani e l'assessore al Commercio Emanuele Loperfido hanno detto di aver registrato segnali positivi quanto meno in una maggiore disponibilità, da parte dei proprietari di immobili sfitti, a riqualificarli con l'obiettivo di riuscire ad affittarli.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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