Mobilitazione online contro la pista artificiale

Domenica 28 Giugno 2015
È attesa per l'inaugurazione della nuovissima pista da fondo artificiale "Neveplast" a Cimolais, nei pressi degli impianti sportivi e non lontano dalla zona che un tempo ospitava anche gli impianti di risalita, ormai dismessi attesa la loro antieconomicità e vetustà. Nel comune friulano dell'Alta Valcellina, che vanta alcune tra le vette più belle delle Dolomiti, l'azienda bergamasca sta infatti terminando i lavori di un impianto di 500 metri utilizzabile sia in tecnica libera che in tecnica classica. All'interno di un programma di ampliamento e sviluppo dei servizi collaterali alle piste di fondo esistenti, visto il crescente interesse per questa disciplina (nel corso dell'intero anno), Cimolais ha optato per la realizzazione di una pista sintetica per arricchire l'offerta turistica: gli amanti di questa disciplina, ma anche neofiti alle prime armi, ora potranno praticarla anche d'estate con la medesima attrezzatura usata sulla neve. «Si tratta di una struttura che offrirà tutti i servizi consoni per coccolare il turista e l'escursionista e fargli passare una bella giornata di sport», hanno fatto sapere dal municipio valligiano e dalla Comunità Montana che ha finanziato l'intervento. Proprio il commissario Andrea Carli è salito in valle e ha visitato il cantiere assieme al sindaco Fabio Borsatti e ai colleghi della valle che hanno verificato l'efficacia del tracciato. Ancora pochi giorni e l'installazione sarà terminata con grande orgoglio del comune friulano, che ospiterà quindi un impianto unico nel suo genere almeno in provincia di Pordenone. Neveplast è leader mondiale nel campo delle piste da sci sintetiche, per la realizzazione di veri e propri impianti per sci da discesa o Snowpark, così come prodotti funzionali per le zone di imbarco e sbarco di impianti a fune. Certo, fa effetto questo tappetone rosso in mezzo al verde sgargiante dell'Alta Valcellina - e gli ambientalisti sono già sul piede di guerra: nei social assicurano di essere pronti a dare battaglia ritenendo incompatibile la struttura con la suggestione della valle -, ma la sensazione per gli sportivi è unica: allenarsi in uno scenario tutelato dall'Unesco, godendo dell'aria fresca della montagna e per una volta non dovendo proteggersi dal freddo pungente delle località alpine in inverno.
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