Medici e Voce donna insieme per aiutare le vittime di violenza

Lunedì 24 Settembre 2018
IL PROGETTO
PORDENONE I numeri parlano da soli: sono in aumento i casi di donne che subiscono violenza. E sono ancora in molte a non conoscere tutti i servizi che offre loro il territorio per uscire da quella spirale che pare senza fine e rende la loro vita un inferno. Progetti dedicati proprio a queste problematiche che sono in grado di proteggere la donna, i figli, e farle guardare al futuro con serenità.
LA CONVENZIONE
Ed è in quest'ottica che va letta la convenzione siglata tra l'Azienda per l'assistenza sanitaria 5 Friuli Occidentale e l'associazione Voce donna: Le parti concordano sul fatto che le donne che hanno subito violenza e che si presentano in ospedale, dopo la valutazione e il trattamento delle lesioni patite, devono ricevere da subito tutti gli elementi conoscitivi sui servizi offerti dal territorio di riferimento alle vittime di violenza, ed essere inserite, nel rispetto della loro volontà, in un percorso di aiuto, sostegno e protezione, grazie al coinvolgimento, oltre che delle necessarie figure sanitarie, anche di altre competenze aziendali e non (Centri antiviolenza, assistente sociale, forze dell'ordine, psicologa).
VOCE DONNA
Firmando questa convenzione, Voce donna si impegna a intervenire, se chiamata, nelle strutture dell'Aas5 per un'accoglienza di primo livello alle donne vittime di violenza. Con il consenso della donna, le attività di orientamento, sostegno, empowerment e possibile ospitalità saranno svolte nelle strutture dell'associazione, con l'obiettivo di costruire insieme a lei un percorso di uscita dalle situazioni di maltrattamento, nel rispetto dei diritti e della dignità della persona. Non va dimenticato che l'attività prestata dalle operatrici di Voce donna è qualificata e gratuita.
L'AAS5
Dal canto suo l'azienda per l'assistenza sanitaria si impegna a fornire alla donna oggetto di violenza che si presenta ai pronto soccorso degli ospedali, informazioni chiare e corrette sul centro antiviolenza, i numeri di telefono e ogni altra informazione utile al contatto. Inoltre saranno create le condizioni per garantire che la donna possa valutare in tutta tranquillità le possibilità che le sono offerte, anche attraverso la disponibilità di uno spazio protetto all'interno dell'ospedale. L'Aas 5 in precedenza aveva condiviso con Prefettura, Procura della Repubblica, Carabinieri e Questura un Protocollo operativo per la gestione della violenza sessuale.
Susanna Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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