Lezioni in presenza, il Pas non fa sconti alla Regione

Lunedì 25 Gennaio 2021
LA PROTESTA
PORDENONE Il neonato comitato Pas, Priorità alla scuola, dopo l'incontro con l'assessore regionale Alessia Rosolen, non arretra di un millimetro, ovvero continuerà a battersi per la scuola sicura in presenza.
L'assessore regionale ha spiegato che il diritto all'istruzione è coperto dalla didattica digitale integrata, dalla presenza per i ragazzi con bisogni specifici certificati e, per tutti, vi è accesso alle attività laboratoriali, tutto questo poiché si considerano gli studenti veicolo di contagio spesso inconsapevole.
Priorità alla scuola spiegato il comitato in una nota a livello nazionale e, quindi, locale lavora e manifesta per ottenere il rispetto del diritto allo studio in presenza e in sicurezza, assecondando le necessità degli studenti che non sono legate alle sole nozioni. I genitori ribadiscono che non considerano la didattica a distanza integrata un mezzo sufficiente a coprire le esigenze dei discenti, in quanto si è rivelato strumento non adatto al mantenimento delle relazioni sociali in un'età particolarmente delicata, che ha dimostrato tutti i suoi limiti nel contenere il fenomeno della dispersione scolastica e, soprattutto, del mantenimento di solide motivazioni negli alunni più fragili.
Per tutti questi motivi, il movimento ritiene errata la scelta di dilazionare il rientro a una didattica in presenza, in quanto non la ritengono supportata da motivazioni accettabili. Dunque, solo se il territorio sarà in zona rossa, cioè a rischio di altissimo contagio, il Pas riterrà necessaria la didattica a distanza integrata. Le famiglie che hanno aderito a Priorità alla scuola ritengono che i ragazzi nella fascia 14-19 continuano ad ammalarsi pure non andando a scuola, eppure viene meno loro la socialità con evidenti danni psicologici, come disturbi dell'alimentazione, atti autolesionistici e altri disturbi psicologici non meno importanti. Se ci saranno conseguenze drammatiche a tutto questo, non ci si potrà sottrarre alla responsabilità delle scelte ribadisce Pas -. Sicuri di un rientro a scuola in presenza allo scadere dell'attuale ordinanza, ci aspettiamo un monitoraggio continuo delle azioni intraprese per un ritorno a scuola in sicurezza, a cominciare dai trasporti, al controllo degli assembramenti e a un piano vaccinale che favorisca gli insegnanti considerati a rischio. Non facciamo cadere sugli adolescenti la responsabilità della salute pubblica.
Proprio per le forti ricadute sul piano psicologico di studenti e insegnanti dovuti alla mancanza di socialità e ad uno stravolgimento della vita, la Uil scuola del Fvg, comunica che da mercoledì sarà attivo il progetto la Uil ascolta, il servizio di consulenza e ascolto psicologico in modalità online attraverso l'applicazione Zoom, destinato al personale della scuola, ai ragazzi in primis, agli insegnanti, a tutto il personale amministrativo e ai collaboratori scolastici. Prima della consulenza online o dell'intervento in presenza, si dovrà contattare telefonicamente o tramite mail Giovanni Puzone, psicologo psicoterapeuta iscritto all'albo degli Psicologi, al 347 9064141 e inviare una mail a uil.ascolto@libero.it
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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