LE MISSIONI
PORDENONE Bomba sui soldati italiani in Iraq: il giorno dopo il coinvolgimento

Martedì 12 Novembre 2019
LE MISSIONI
PORDENONE Bomba sui soldati italiani in Iraq: il giorno dopo il coinvolgimento e il ferimento dei cinque militari del Reggimento paracadutisti Col Moschin e degli incursori della Marina l'apprensione e la vicinanza alle famiglie dei soldati colpiti è presente e sentita anche nei diversi reparti militari di stanza nel Friuli occidentale. Una terra (circa cinquemila i militari effettivi presenti complessivamente) che ormai da molti anni vede impegnati nelle missioni all'estero, a rotazione, migliaia di uomini e donne dell'Esercito.
L'IMPEGNO IN IRAQ
E proprio in questi mesi in Iraq è presente anche un contingente di militari del Settimo Reggimento Trasmissioni della caserma Slataper di Sacile: opera all'interno della missione Prima Parthica, nell'area tra Erbil e Kirkuk. È in quest'ultima città che domenica scorsa si è verificata l'esplosione. E sempre in Iraq, in un recente passato, sono stati impegnati sia reparti della Brigata Ariete che dell'Aves Rigel, il reggimento dell'Aviazione dell'Esercito di stanza a Casarsa. Proprio gli elicotteristi dell'Aves Rigel hanno lasciato il comando del Task group a Erbil in Iraq, nell'agosto di quest'anno. Per trasferirsi a Herat in Afghanistan dove saranno impegnanti fino a febbraio 2020. E per l'Afghanistan sono in procinto di partire - i trasferimenti cominceranno proprio nei prossimi giorni - alcuni contingenti della Brigata Ariete. La Brigata assumerà il comando dei reparti italiani di una missione Nato avvicendandosi alla Brigata Pozzuolo del Friuli. Nella missione saranno impegnati circa seicento militari. E sempre la Brigata pordenonese vede in questi mesi l'impegno di propri soldati, circa un centinaio, in Somalia: Paese dove ormai dagli anni Novanta del secolo scorso si stanno alternando diversi contingenti italiani. Sono circa un migliaio i militari - tra ufficiali e sottufficiali dei diversi reparti dell'Esercito e della sua Aviazione - delle caserme e unità operative del territorio pordenonese impegnati in missioni all'estero.
MAPPA DELLE MISSIONI
In questo momento la Brigata Ariete non è presente in Iraq. È però alla vigilia di una importante missione: nei prossimi giorni la Brigata guidata dal generale Enrico Barduani assumerà il comando (avvicendando la Brigata Pozzuolo del Friuli di Gorizia) delle truppe italiane nel comando Nato di Herat in Afghanistan. Pronti a partire circa seicento uomini e donne dei baschetti neri dell'Ariete. I miliari rimarranno in Afghanistan per sei mesi. Mentre un altro contingente di circa cento militari è impegnato in una missione di pace in Somalia. Nel contempo donne e uomini della Brigata sono impegnati su diversi fronti all'interno dell'operazione Strade Sicure: pattuglie sono operative in diverse città del Nordest (tra le altre Tarvisio, Verona e Vicenza) e nelle aree terremotate dell'Umbria. In Iraq in questi mesi è invece impegnato un contingente con diverse decine di unità del Settimo Reggimento Trasmissioni di Sacile. Un altro contingente sempre della Slataper di Sacile è impegnato in una task-force in Kosovo.
AVES RIGEL
Una settantina sono gli elicotteristi dell'Aves Rigel di Casarsa (con una dozzina di elicotteri, sia gli Agusta A-129 che i più recenti Nh-90 per ricerca e salvataggio persone) impegnati da agosto, fino a febbraio 2020, a Herat in Afghanistan al comando del tenente colonnello Walter Moncada. Sempre gli uomini dell'Aves - circa 600 militari di stanza all'aeroporto Francesco Baracca, comandati dal colonnello Francesco Spadolini - solo da poche settimane hanno lasciato il comando del Task Group a Erbil in Iraq dove erano presenti con una cinquantina di baschetti azzurri e una decina di elicotteri. Insomma, continua l'impegno dei contingenti pordenonesi nei teatri più caldi del mondo.
Davide Lisetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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