Lavoro, diecimila i posti bruciati ma solo in 650 chiedono il Reddito

Sabato 20 Aprile 2019
POCHE RICHIESTE
PORDENONE Friuli occidentale fanalino di coda nelle istanze per il Reddito di cittadinanza. Almeno finora non c'è affatto stata la corsa nelle presentazione delle domande per ottenere il sussidio di disoccupazione. Sono state soltanto 659 le richieste partite dal pordenonese: quasi la metà, pari a 516, sono state quelle che invece sono state escluse. Poco più di 650 domande rappresenta un numero piuttosto basso rispetto a quelle che erano state e previsioni della vigilia della partenza dell'iter del provvedimento voluto dal governo giallo-verde. È il dato più basso dell'intera regione: a Gorizia le domande sono state 829 (493 quelle respinte), a Udine 2031 (1.212 quelle non accolte) e a Trieste 1.702 (526 quelle respinte). Anche la quota parte di richieste respinte è più alta a Pordenone rispetto agli altri capoluoghi della provincia.
IL PARADOSSO
Sulle complessive 5.221 richieste accolte in Friuli Venezia Giulia - il dato è relativo alle domande pervenute all'Inps entro il 31 marzo, ovviamente le richieste proseguono visto che non c'è una scadenza per accedere alla misura di welfare - le 659 di Pordenone mostrano una atteggiamento piuttosto tiepido dei pordenonese sul Reddito di cittadinanza. E dire quello di Pordenone è stato il territorio più colpito - anche per la struttura del suo tessuto produttivo manifatturiero - più duramente dalla grande crisi. Lasciando sul terreno una cosa come oltre diecimila posti di lavoro. E pur essendoci una forte disoccupazione l'appeal del Reddito di cittadinza è ancora piuttosto basso. Le richieste sono ancora di gran lunga inferiori a quella che era stata una stima della prima ora: sulla base del criterio-principe per avere diritto all'assegno di cittadinanza, cioé una dichiarazione Isee non superiore a 9.360 euro, a febbraio si era ipotizzato che i potenziali aventi diritto in provincia potessero oscillare tra gli otto e i novemila. Un bilancio si potrà fare solo alla fine, ma almeno per ora il numero sembra ancora lontano. Rispetto alla prima ondata di richieste dell'indennità di cittadinanza arrivata entro il 15 aprile l'Inps avrà una decina di giorni per rispondere agli interessati. Nel caso di accoglimento della domanda (arrivato via mail o sms) seguirà un'altra mail - o un sms - stavolta però da Poste Italiane con l'invito a ritirare la card con la prepagata sulla quale, mese per mese, sarà caricato l'importo in euro previsto e spettante. Importa che potrà arrivare fino a 780 euro per un single e fino a 1.330 euro per una famiglia di tre adulti e due figli minorenni. Ma a Pordenone sembra essere ancora piuttoato basso il numro di richieste dell'anticipo della pensione con quota cento.
QUOTA CENTO
Fino a questo momento - le richieste erano partite quasi due mesi fa - all'Inps di Pordenone le domande pervenute sono circa 300. Un numero che, almeno fino a oggi, non rappresenterebbe certo un exploit di richieste: le stime per il Friuli occidentale che erano circolate nelle prime settimane dell'anno parlavano infatti di circa duemila potenziali lavoratori pronti a prendere il treno della pensione anticipata. Una stima che era stata fatta sulla base dei requisiti previsti dalla normativa: in particolare il requisito-principe, cioé quello di avere compiuto il sessantaduesimo anno di età e avere maturato versamenti contributivi per 38 anni.
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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