Ladri da Andros in corso Vittorio, rubato un giaccone

Martedì 24 Ottobre 2017
FURTO
PORDENONE Ha trascorso la notte in negozio, per paura che qualcuno potesse entrarvi per la seconda volta. È scossa e allo stesso tempo arrabbiata Rita Beduz, titolare dello storico negozio di abbigliamento Andros di corso Vittorio Emanuele. I ladri che domenica sera, intorno alle 22.15, hanno rubato una giacca da uomo esposta in vetrina, del valore di circa 2mila euro, sono fuggiti senza dare nell'occhio. Dopo aver sollevato la serranda sul lato di via Battisti, i malviventi hanno scassinato la serratura della porta laterale. Quasi sicuramente sapevano come agire e come muoversi, tant'è che una volta all'interno hanno messo fuori uso il sistema antifurto, staccando i sensori. Il passaggio successivo è stato quello di manomettere il quadro elettrico, di spegnere tutte le luci in modo da oscurare soprattutto la vetrina che dà su corso Vittorio Emanuele dov'era esposta la costosa giacca che è stata rubata. Nessuno sembra essersi accorto di nulla e nemmeno aver notato movimenti sospetti. Eppure erano da poco passate le 22 e il centro, nonostante il maltempo, non si era completamente svuotato; nel vicino bar Ai Compari c'erano ancora degli avventori. I ladri, oltre ad aver eluso il sistema di allarme, hanno ingannato pure il metronotte che è passato senza accorgersi della loro presenza all'interno e della serratura scassinata. Sul posto, insieme alla titolare, si è portata una Volante della Polizia di Stato. Indagini ed accertamenti sono tutt'ora in corso. Non è ancora chiaro in quanti abbiano agito: si pensa, comunque, siano stati almeno due. Rita Beduz è arrabbiata, molto. Ha fatto notare come la zona sia sprovvista di un sistema comunale di videosorveglianza. Effettivamente né in corso Vittorio Emanuele né in via Battisti sono presenti impianti di sicurezza, fatto salvo per i dispositivi installati in Piazza Cavour, tra la fine di corso Vittorio Emanuele e l'inizio di corso Garibaldi, in piazzetta San Marco, in piazza Calderari e nella loggia del Municipio. Troppo poco, forse, per tenere monitorate le numerose attività commerciali che si affacciano su Contrada Maggiore
Alberto Comisso
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