LA SVOLTA
PORDENONE Il Polo Young, l'incubatore dedicato alle giovani start up

Venerdì 18 Ottobre 2019
LA SVOLTA
PORDENONE Il Polo Young, l'incubatore dedicato alle giovani start up e alle imprese culturali e creative del territorio regionale e non solo, ora rischia veramente di essere sfrattato da Villa Cattaneo. Entro la fine dell'anno il Comune, dopo aver concesso già due proroghe al Polo tecnologico (sino al 31 dicembre), pubblicherà il bando per la gestione della prestigiosa villa veneta che risale al diciottesimo secolo. Difficile, al momento, ipotizzare i contenuti di quel bando e, a maggior ragione, i requisiti che dovrà possedere chi vorrà gestire in toto Villa Cattaneo. «Quello che è certo anticipa il sindaco Alessandro Ciriani è che lì continueranno ad essere ospitate, coerentemente con un progetto di massima già avviato, aziende e start up tecnologiche ed innovative. Ovviamente a chi si proporrà per la gestione della villa verranno chieste garanzie finanziarie. Una cosa deve essere chiara sin da ora: non cederemo gratuitamente la struttura e accetteremo proposte serie ed interessanti. Ovviamente, pur pensando ad un centro di eccellenza per l'innovazione, non nascerà un copione dell'attuale Polo tecnologico».
IMPRESE GIOVANI
Spazio ad imprese giovani, dinamiche e a progetti effervescenti. Che sappiano offrire progetti coerenti e al passo con i tempi. Che ne sarà, dunque, della decina di aziende e star up che attualmente si trovano, a partire dal 2015, a Villa Cattaneo? Lì, come ha fatto intendere Franco Scolari, direttore del Polo tecnologico di Pordenone, la permanenza è a rischio. «Sono dispiaciuto dell'atteggiamento dell'amministrazione comunale. Di proroga in proroga, le aziende insediate vedono un futuro tutt'altro che sicuro. Così facendo, rischiamo di perderle e di buttare al vento il grande lavoro sin qui fatto per trattenerle e, allo stesso tempo, creare progetti altamente innovativi. Posso immaginare che le priorità del sindaco siano cambiate - attacca Scolari - ma questa situazione di incertezza rischia di creare danni enormi per l'intero sistema». L'incubatore, avviato dalla precedente amministrazione Pedrotti, in quattro anni ha permesso di agevolare lo start up di imprese culturali e creative che operano in svariati settori: dalla pubblicità al design, dai servizi informatici e creazione di software alla realizzazione di video e giochi per computer. L'obiettivo che era stato studiato per Villa Cattaneo era quello di trasformare la conoscenza creativa e culturale in imprese (prodotti e servizi), generando valore dalla ricerca e favorendo il trasferimento tecnologico e la creazione di nuova imprenditorialità ad alta intensità di conoscenza ed elevato potenziale di crescita. Imprinting che, secondo Scolari, potrebbe venire meno con il nuovo bando per la gestione della struttura. Con il rischio che le dieci attività attualmente insediate siano costrette ad rivolgersi altrove.
POLO TECNOLOGICO
Se il destino di Villa Cattaneo è tutt'altro che certo, non si può dire lo stesso per il Polo Tecnologico che punta ad ingrandirsi con i lavori di ampliamento - il budget di spesa è di un milione e 600mila euro (la Regione ha assicurato un contributo di 600mila euro) - che dovrebbero terminare, sempre che le operazioni possano cominciare con l'inizio del nuovo anno, con l'estate. L'inaugurazione, a quel punto, avverrebbe a settembre. «La nuova ala spiega il direttore del Polo ospiterà sedici uffici e, in linea di massima, altrettante aziende che puntano nell'innovazione tecnologica». Attualmente in Comina ne sono insediate 85, alle quali si aggiungono quelle che sono state dirottate Spilimbergo e le 70 di secondo livello che, pur non avendo sede al Polo tecnologico per motivi di spazio, usufruiscono dei suoi servizi. «Il Polo si compiace Scolari scoppia di salute».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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