LA START UP
PORDENONE Tre curricula che parlano da soli e raccontano il primo

Lunedì 28 Settembre 2020
LA START UP
PORDENONE Tre curricula che parlano da soli e raccontano il primo traguardo importante che SynDag, start up con sede al Polo Tecnologico di Pordenone, ha raggiunto. Rosilari Bellacosa Marotti, 34 anni, una laurea in psicologia sperimentale e un dottorato in neuroscienze, Daniel Conti, 29 anni, laurea in ingegneria fisica e dottorato in fisica come Federica Gerace, esperta in intelligenza artificiale che ha potuto avvalersi del polo d'eccellenza di Losanna per fare esperienza. Il loro sapere e la loro ricerca li hanno portati a realizzare un software per supportare le diagnosi precoci dei tumori, soprattutto di quello ovarico, subdolo ancor di più perchè asintomatico. Che ha già trovato casa, per esempio, al Centro di riferimento oncologico di Aviano in attesa che sia completata la fase di certificazione e possa essere utilizzato in tutte le strutture mediche. Un'arma importante per combattere questa malattia e soprattutto per diagnosticarla prima che sia troppo tardi.
IL PROGETTO
Rosilari Bellacosa Marotti spiega in modo semplice perchè tre giovani eccellenze hanno scelto di mettere il loro sapere al servizio della medicina e, nello specifico, della diagnosi precoce. «L'ecografia è assolutamente operatore dipendente», come dire che buona parte del risultato dipende da chi la fa, dalle sue capacità di lettura delle immagini. «Molti ginecologi nell'arco della loro carriera hanno visto pochi tumori ovarici - prosegue - e quindi per loro è difficile fare una diagnosi». Il software creato dalla start up pordenonese è composto da algoritmi che permettono di interpretare in modo oggettivo le immagini ecografiche, guidando l'operatore per esempio nella scoperta del contenuto di una ciste. Intelligenza artificiale, si chiama. «Avevamo bisogno di appoggiarci a un centro di eccellenza come il Cro, all'avanguardia nella diagnosi e nel percorso di cura del tumore ovarico - sottolinea Bellacosa - e anche per questo siamo arrivato al Polo teclologico di Pordenone». Il software è una sorta di suggerimento di percorso per l'operatore, una seconda opinione che può valere una vita.
LA SCELTA
Come sono arrivati a scegliere il progetto è presto detto. «Abbiamo seguito il percorso da libro di scuola - sottolinea Rosilari Bellacosa Marotti - e siamo partiti dal progetto di una tesi per il Politecnico di Torino che parlava dell'applicazione dell'intelligenza artificiale sulle ecografie». E da qui, grazie a «Daniele che è business oriented (vale a dire che guarda agli affari ndr), siamo arrivati al nostro progetto. Daniele ha studiato e cercato quale potesse essere il bisogno specifico nell'ambiente medicale. Ha intervistato diversi medici e, visto appunto che l'ecografia è operatore dipendente, ha scoperto che in campo ginecologico c'era bisogno di un aiuto». Di un'intelligenza artificiale che aiutasse l'operatore a leggere le immagini dell'ecografia e fare una diagnosi precoce dei tumori ovarici. Una speranza concreta che entro fine anno troverà una sua strada precisa e nitida grazie al software creato da questi tre giovani.
Susanna Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci