La Sacilese si dissocia «Pronti a offrire una guida»

Mercoledì 20 Novembre 2019
La Sacilese si dissocia «Pronti a offrire una guida»
LA TESI BIANCOROSSA
SACILE Curiosamente, o forse no, gli avversari sul campo del Fontanafredda sono i primi a proclamare l'innocenza di Flavio Giust. La difesa, non richiesta, arriva da Fabio Sorgon, responsabile del settore giovanile biancorosso. «Durante la gara ero proprio dietro la panchina degli ospiti, insieme a un osservatore dell'Udinese, e non ho sentito alcun insulto da parte del mister rossonero al nostro dirigente arbitro - sostiene -. Da quanto ho capito tutto è partito da uno o più genitori, noi della Sacilese ci dissociamo da questa denuncia». Sorgon sa di cosa parla: lui stesso è un fischietto del Centro sportivo. «Quando mi hanno offerto questo incarico alla Sacilese, un anno fa, qui c'erano soltanto una ventina di bambini - spiega con fierezza -. Adesso abbiamo un vivaio con 192 tesserati e facciamo un lavoro molto serio con i tecnici, come del resto fanno i cugini del Fontanafredda. I criteri sono trasparenti: niente genitori invadenti, via i ragazzi maleducati, sul campo si va sempre con lealtà e impegno massimo. Per fortuna qui nel Friuli Occidentale non si sentono i buu razzisti: l'Italia è una sola, non esistono un Nord e un Sud».
«Se gli amici del Fontanafredda avessero bisogno di un sostituto del mister che ha ricevuto il Daspo, noi siamo a disposizione, per il bene dei ragazzi». Lo promette Ivano Driussi, il presidente del team altoliventino. «L'episodio di cui si parla, spiacevolissimo, è emerso solo dopo il match - precisa -. I miei collaboratori non si sono accorti di nulla». Invece un gruppo di genitori è di parere contrario. «È stata un'iniziativa che hanno preso loro - puntualizza -. Come società non abbiamo inoltrato alcun esposto in federazione perché per noi la partita era filata liscia. Da questa vicenda dovrebbe emergere soprattutto il comportamento di tutti i ragazzi, che si sono affrontati con rispetto ed educazione».
Il dirigente arbitro non vuole parlare in prima persona. È un ex calciatore di buon livello, oggi molto impegnato nel volontariato in città a vantaggio di poveri e anziani. Agli amici ha assicurato di non aver sentito offese da parte di Giust, come testimonia il referto finale pulito.
p.p.s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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