LA REPLICA
PORDENONE Sciacalli. La parola, comparsa sul web già lunedì

Mercoledì 19 Giugno 2019
LA REPLICA
PORDENONE Sciacalli. La parola, comparsa sul web già lunedì sera, non è rinnegata il martedì pomeriggio. «Ma non sono i pordenonesi, bensì chi approfitta di un cantiere per fare della bieca speculazione politica», specifica chi poche ore prima aveva sciabolato l'epiteto, cioè il sindaco Alessandro Ciriani. Il primo cittadino attacca il mondo del web, lo stesso che utilizza per parare e rispondere, come uno schermidore, gli attacchi degli avversari. Poi però parlando a braccio affronta i temi con più distacco.
L'ANALISI
«Siamo qui per giocare? Allora facciamolo lealmente. Tutti. Stiamo cambiando la città, vedrete quando i cantieri saranno finiti quanto saranno belle le strade che in questi giorni stiamo rifacendo. Solo allora, alla luce dei fatti, si potranno esprimere tutte le critiche del mondo. Pordenonesi, aspettate e vedrete che lavoro stiamo portando avanti. Siamo di fronte ad una tale entità di lavori tale da far girare l'intera economia della città. Eravamo consci dei disagi, peraltro annunciati con largo anticipo. In via Cappuccini i risultati si vedranno tra un mese, poi potremo tirare davvero le somme. Non abbiamo solo tagliato alberi, saranno anche ripiantati. Nessuno morirà per un'insolazione a Pordenone».
LA PARTITA POLITICA
Tra sostenitori e critici, c'è anche la partita del consenso. Alessandro Ciriani è a metà del suo mandato, e quando saranno terminati tutti i cantieri inizierà a sentire un lontano odore di elezioni. «Non rischio il mio consenso con queste operazioni - dice sicuro il primo cittadino -. La gran parte dei pordenonesi ha già capito cosa stiamo facendo, mentre chi critica fa parte della stessa cerchia a cui non va mai bene nulla. Sono sicuro di avere la città con me, che mi segue in questa battaglia per rendere Pordenone più bella».
E se potesse tornare indietro, Ciriani non sposterebbe di una virgola la bussola della sua politica di investimenti: «Non avrei mai frazionato di più la partenza dei cantieri, anche perché avrei rischiato di perdere dei contributi importanti. Vogliamo parlare solo di alberi? Va bene, facciamolo. Invece la mia amministrazione sta pensando alle strade, alle fognature, alla banda larga, ai parchi cittadini, agli asfalti. Insomma, a qualcosa di più. In un quinquennio ci stiamo giocando tutto, provando a rivoluzionare la città e a renderla moderna. Per questo invito tutti a combattere lealmente, senza cadere nella facile speculazione politica. I cittadini ci diano tempo, sopportino i disagi, e poi giudichino solamente dopo aver visto il risultato finale di queste opere che valgono milioni e milioni di euro».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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