LA REPLICA
PORDENONE «Dopo anni faremo il calcolo dei fabbisogni. E le liste

Sabato 25 Gennaio 2020
LA REPLICA PORDENONE «Dopo anni faremo il calcolo dei fabbisogni. E le liste
LA REPLICA
PORDENONE «Dopo anni faremo il calcolo dei fabbisogni. E le liste d'attesa non rappresentano fedelmente la situazione delle case di riposo - spiega a stretto giro il vicepresidente della Regione e assessore alla Sanità, Riccardo Riccardi -. Ci sono persone in liste d'attesa in più strutture ed in alcuni casi anche ospitate in case di riposo dove le persone cercano una nuova soluzione. Comunque prima verranno i veri fabbisogni e poi il nuovo accreditamento, che avverrà nel corso del 2020».
Ma lo spettro dell'analisi di Riccardi è più ampio. «Quello dell'invecchiamento della popolazione è uno dei temi centrali del nostro tempo e lo sarà sempre più nel futuro - spiega -. Per questo il nostro obiettivo è quello di creare le condizioni per una maggiore accessibilità a tutta una serie di servizi, la cui fruibilità dovrà essere socialmente il più equa possibile. Il consiglio regionale ha dato in tempi recenti risposte importanti con due leggi, di cui una approvata all'unanimità. Un esempio di come su determinati argomenti la politica possa anche permettersi il lusso di non dividersi».
Analizzando la strategia della Regione sul tema, il vicepresidente della Regione ha ricordato come lo sforzo sia quello di superare un'impostazione che vede principalmente l'ospedale al centro del sistema, quando invece una risposta più efficace e coerente con il modello di società contemporanea è quella che prevede un ruolo di primo piano per l'integrazione socio-sanitaria.
Riccardi ha anche sottolineato la rilevanza di un altro atto approvato, in via preliminare, dall'assemblea regionale: quello afferente al problema della solitudine, che in buona parte riguarda gli anziani, ma non solo.
A tal riguardo il vicepresidente ha affermato che «ci sono fragilità che sono nascoste e noi spesso neanche conosciamo. Il nostro compito è proprio quello di farle emergere e offrire delle soluzioni - ha concluso - che possono essere ispirate anche da esperienze portate avanti in altri Paesi dell'Unione europea».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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