LA RASSEGNA
PORDENONE Inizia il conto alla rovescia al Palazzo Arti Fumetto Friuli

Venerdì 14 Settembre 2018
LA RASSEGNA
PORDENONE Inizia il conto alla rovescia al Palazzo Arti Fumetto Friuli di Pordenone: in attesa dell'avvio delle iniziative di Paff negli spazi espositivi di parco Galvani con la prima grande mostra a inizio novembre, il nuovo polo dedicato alle arti verrà riaperto con una triplice mostra a partire da domenica 16 settembre fino al 18 novembre. Sarà un assaggio di Paff, che gli organizzatori hanno chiamato Comics Soon, un'appendice espositiva e visiva di tre fumettisti italiani in occasione dei relativi interventi durante il festival letterario Pordenonelegge. L'anteprima del Palazzo del fumetto avrà ospite uno dei più conosciuti disegnatori italiani nel mondo, Milo Manara: saranno esposte tavole originali tratte dalla storia Reclame in omaggio a Federico Fellini e illustrazioni ispirate dai testi di Shakespeare. Ci saranno poi 30 tavole di Luca Salvagno del progetto dedicato a Beato Odorico da Pordenone e il suo viaggio da Venezia a Trebisonda e ritorno, toccando l'India, Sumatra, Giava, Indocina e Cina fino a Khandaliq (Pechino). Infine il giovane triestino Armando Miron racconta per immagini il reportage giornalistico di Toni Capuozzo, ovvero il racconto in prima persona della nascita del terrore in nome di Allah in bilico tra il reportage di guerra e diario personale. Le tre mostre occuperanno il piano terra della storica villa Galvani: «È il nostro omaggio a tre autori amici e ospiti del festival. Quando ci hanno chiesto di collegare ai tre incontri anche l'esposizione delle loro opere abbiamo pensato che era il modo migliore anche per aprire e confrontarci con la città» spiega Giulio De Vita, presidente di Vastagamma, associazione a cui il Comune ha affidato la gestione degli spazi in via sperimentale per almeno due anni. «Sono molto amareggiato per tutto il dibattito che gira attorno al progetto del Paff - commenta De Vita in merito alle contestazioni emerse durante il consiglio comunale di martedì - È un progetto talmente complesso che necessita di tempo per partire. Iniziamo con la mostra, nei mesi successivi prenderà avvio la formazione e didattica. Riceviamo richieste di collaborazione da Roma, Bruxelles, Parigi, da istituzioni legate alla cultura in generale e non solo al fumetto. Spiace che qui non venga percepito lo sforzo trasversale». La realtà pordenonese del fumetto «non ha bisogno di autocelebrarsi, né di abbattere i pregiudizi negativi su questa forma d'arte. Ma il fatto che stiamo facendo qualcosa di così ambizioso ha per noi un valore anche civico».
Valentina Silvestrini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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