LA PROTAGONISTA
PORDENONE Per un insegnante è davvero gratificante ricevere la visita di uno studente che ha frequentato la scuola, riconoscente verso chi ha lasciato un segno indelebile nel suo percorso di vita. Se poi il giovane ricorda con entusiasmo i risultati raggiunti, allora per la scuola sono soddisfazioni immense. E la vera meraviglia è assistere al senso di gratitudine dei giovani che risulta davvero impagabile. Questo all'Iti Moda Zanussi succede di sovente, perché la scuola è dotata di alte professionalità e laboratori attrezzati, così vi è uno scambio tra ragazzi formati e cresciuti, inseriti nel mondo del lavoro o impegnati negli studi universitari e gli studenti delle superiori.
Una soddisfazione l'ha regalata l'ex studentessa Alice D'Andrea, selezionata al Mittelmoda, la manifestazione nata da un progetto del 1993 attraverso la creazione di un network internazionale di oltre 700 scuole di fashion design, e collaborando con 66 Paesi. Con l'originale progetto Hide&seek, l'ex allieva ha realizzato una collezione di cinque outfit basati sull'interpretazione urbana del gioco a rimpiattino, quel nascondino del celare e trovare, anche nei posti più insoliti, alla ricerca di una nuova raffinatezza e freschezza tipiche dell'età spensierata. «Il gioco principale della fanciullezza fa sapere D'Andrea è tradotto nella capsule che trasmette attraverso la maglia ciò che si cela dietro le apparenze umane, il ciò che siamo stati, dentro il nostro ciò che siamo ora». La collezione è composta da trasparenze che si alternano a parti in maglia decisamente più compatte in un gioco astuto del filato, combinato con dettagli sportivi, come le coste piatte e le righe. «Mani secche e mani molto morbide e soffici spiega la giovane sottolineano il non fermarsi delle apparenze, ma il continuare la propria ricerca dell'innocenza nascosta».
«Il dipartimento Moda dello Zanussi cresce in termini qualitativi di anno in anno dichiara Daniela Manarini, coordinatrice del settore e le soddisfazioni sono molte e su più fronti. Quest'anno l'Iti Moda si è distinto non solo nell'ambito dell'ideazione e della progettazione di capi d'abbigliamento e piccole collezioni, ma anche in quello della chimica, segno che le prospettive occupazionali sono molteplici. Quelle che raggiungono gli allievi sono molto più articolate e finalmente anche il territorio se ne sta accorgendo: molte importanti aziende, leder anche nel campo arredo, hanno iniziato una collaborazione che ci auguriamo possa proseguire anche in futuro». L'Iti Moda Zanussi, secondo Manarini, è l'unica scuola di questo tipo in regione, una realtà d'eccellenza nella nostra area geografica che va custodita.
«Lo dimostrano aggiunge la docente Stefania Fioravanti i premi ricevuti dalle nostre studentesse, il fatto che amino la professione intrapresa e ritornino a scuola a fornire una testimonianza che per le nostre allieve diventa uno stimolo a studiare con maggiore motivazione. Quest'anno molte delle nostre ragazze diplomate hanno deciso di intraprendere strade universitarie nell'ambito della moda».
Sara Carnelos
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Per un insegnante è davvero gratificante ricevere la visita di uno studente che ha frequentato la scuola, riconoscente verso chi ha lasciato un segno indelebile nel suo percorso di vita. Se poi il giovane ricorda con entusiasmo i risultati raggiunti, allora per la scuola sono soddisfazioni immense. E la vera meraviglia è assistere al senso di gratitudine dei giovani che risulta davvero impagabile. Questo all'Iti Moda Zanussi succede di sovente, perché la scuola è dotata di alte professionalità e laboratori attrezzati, così vi è uno scambio tra ragazzi formati e cresciuti, inseriti nel mondo del lavoro o impegnati negli studi universitari e gli studenti delle superiori.
Una soddisfazione l'ha regalata l'ex studentessa Alice D'Andrea, selezionata al Mittelmoda, la manifestazione nata da un progetto del 1993 attraverso la creazione di un network internazionale di oltre 700 scuole di fashion design, e collaborando con 66 Paesi. Con l'originale progetto Hide&seek, l'ex allieva ha realizzato una collezione di cinque outfit basati sull'interpretazione urbana del gioco a rimpiattino, quel nascondino del celare e trovare, anche nei posti più insoliti, alla ricerca di una nuova raffinatezza e freschezza tipiche dell'età spensierata. «Il gioco principale della fanciullezza fa sapere D'Andrea è tradotto nella capsule che trasmette attraverso la maglia ciò che si cela dietro le apparenze umane, il ciò che siamo stati, dentro il nostro ciò che siamo ora». La collezione è composta da trasparenze che si alternano a parti in maglia decisamente più compatte in un gioco astuto del filato, combinato con dettagli sportivi, come le coste piatte e le righe. «Mani secche e mani molto morbide e soffici spiega la giovane sottolineano il non fermarsi delle apparenze, ma il continuare la propria ricerca dell'innocenza nascosta».
«Il dipartimento Moda dello Zanussi cresce in termini qualitativi di anno in anno dichiara Daniela Manarini, coordinatrice del settore e le soddisfazioni sono molte e su più fronti. Quest'anno l'Iti Moda si è distinto non solo nell'ambito dell'ideazione e della progettazione di capi d'abbigliamento e piccole collezioni, ma anche in quello della chimica, segno che le prospettive occupazionali sono molteplici. Quelle che raggiungono gli allievi sono molto più articolate e finalmente anche il territorio se ne sta accorgendo: molte importanti aziende, leder anche nel campo arredo, hanno iniziato una collaborazione che ci auguriamo possa proseguire anche in futuro». L'Iti Moda Zanussi, secondo Manarini, è l'unica scuola di questo tipo in regione, una realtà d'eccellenza nella nostra area geografica che va custodita.
«Lo dimostrano aggiunge la docente Stefania Fioravanti i premi ricevuti dalle nostre studentesse, il fatto che amino la professione intrapresa e ritornino a scuola a fornire una testimonianza che per le nostre allieve diventa uno stimolo a studiare con maggiore motivazione. Quest'anno molte delle nostre ragazze diplomate hanno deciso di intraprendere strade universitarie nell'ambito della moda».
Sara Carnelos
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