LA NUOVA ARMA
PORDENONE Sì alla possibilità che la polizia locale di

Venerdì 19 Luglio 2019
LA NUOVA ARMA
PORDENONE Sì alla possibilità che la polizia locale di Pordenone e Cordenons si doti del taser, la pistola ad impulsi elettrici già adottata da altri corpi di polizia. «Al momento spiega Emanuele Loperfido, assessore comunale alla Sicurezza, il progetto riguarda, in via sperimentale, le città sopra i 100mila abitanti. Una volta terminata la fase sperimentale, e se la norma lo prevederà, anche il comune di Pordenone si doterà. Il nostro obiettivo è consentire di dotare i nostri agenti di tutti gli strumenti tecnologici per lavorare in sicurezza».
TELECAMERE
Loperfido, che nel frattempo ha anticipato che le bodycam - telecamere di dimensioni ridotte da indossare sopra la divisa per riprendere e registrare gli interventi degli agenti della polizia locale - sono state confermate in dotazione per mettere i vigili nella condizione migliore di operare. «I cittadini chiedono sempre più attenzione al livello di sicurezza e, proprio per questo, un'amministrazione deve garantire, nel limite del possibile, risposte efficaci ma soprattutto efficienti. Con tutti i mezzi a disposizione». Se parecchie risorse sono state investite per l'acquisto di nuove telecamere di videosorveglianza e alcuni scooter, per assumere sette nuovi agenti e confermare le bodycam, è logico attendersi che la volontà dell'amministrazione Ciriani sia quella di investire sempre più sulla tecnologia. E, a questo proposito, Loperfido non fa certo mistero sul fatto che, qualora la normativa lo dovesse prevedere, il comune di Pordenone sarebbe tra i primi a dotarsi del taser. Strumento che bene si sposerebbe con la dotazione già in possesso della polizia locale che, alla pari di polizia, carabinieri e guardia di finanza, quotidianamente è impegnata a garantire, su più fronti, elevati standard di sicurezza.
LE RICHIESTE
Bene che le forze di polizia abbiano monitorato la situazione all'interno dei parchi, ma i cittadini chiedono anche che l'attenzione non venga meno in altre aree di Pordenone già teatro, in passato, di episodi che hanno generato, in particolare durante le ore serali, un certo allarmismo tra i residenti. Qualche esempio? Piazza Risorgimento, viale Trento, la stazione dei treni e delle corriere. Senza dimenticare, poi, le aree più lontane dal centro cittadino. Insomma, potenziare quel presidio di sicurezza e di ascolto del territorio che già esiste. E' la duplice finalità con la quale la polizia locale intende potenziare l'iniziativa con quale gli agenti presenziano direttamente nei quartieri, in giorni e orari prestabiliti, attraverso un presidio mobile.
L'ASSESSORE
«Il progetto fa parte di quelle azioni per instaurare un filo diretto con la popolazione ha ricordato Loperfido - per ascoltare e raccogliere segnalazioni, richieste e esigenze riguardanti sicurezza urbana, legalità, vivibilità dei rioni cittadini». I cittadini, naturalmente, possono anche segnalare situazioni di illegalità o di inciviltà. Vengono anche fornite risposte a richieste di informazioni sull'attività della polizia municipale e su ordinanze, regolamenti comunali, normative. «Una presenza qualificata - ha aggiunto l'assessore alla Sicurezza - per contribuire a prevenire e risolvere i problemi, dando alla polizia municipale un ruolo attivo nella gestione della sicurezza e della vivibilità urbana e nello stabilire un contatto di vera vicinanza con i cittadini».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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