«La Lega Nord è contraria alla trascrizione nei registri di Stato civile

Venerdì 6 Marzo 2015
«La Lega Nord è contraria alla trascrizione nei registri di Stato civile dei matrimoni contratti all'estero dalle persone dello stesso sesso. È perentoria la posizione del vice sindaco Vannia Gava che non la ritiene «una delle priorità per Sacile e i sacilesi. Ero e sono convinta - aggiunge - che nessuno voglia mettere in discussione la famiglia naturale e soprattutto spendere tempo e soldi per istituire un registro che non può esistere».
Una posizione avvalorata dalla mozione che il gruppo consiliare leghista ha presentato al sindaco e che sarà discussa giovedì dal consiglio comunale con la quale la Lega chiede «l'impegno a non trascrivere nel registro dello Stato civile gli atti di matrimonio contratti all'estero tra persone della stesso sesso e al presidente della Giunta regionale a rimuovere i sindaci dei Comuni che hanno provveduto e provvederanno a trascrivere tali atti».
Questo perché da sempre, spiega, «il mio impegno è diretto a tutelare la famiglia naturale, e a lavorare a favore della persona umana e del diritto dei genitori all'educazione dei figli secondo i propri valori e non su documenti standard europei su cui non sono d'accordo». Per la Gava la famiglia è composta da una mamma e da un papà, ma c'è qualcuno che vuole vendere una società al contrario, «mi ribello, si va contro la storia, contro la cultura e contro la natura». Ricorda che la Cassazione nega la possibilità di registrare matrimoni gay in Italia, nonché di trascrivere quelli contratti all'estero, definendo le unioni omosessuali per la loro inidoneità a produrre, quali atti di matrimonio, qualsiasi effetto giuridico nell'ordinamento italiano. La Gava, che di recente ha manifestato anche contro l'invasione degli immigrati, aggiunge «che finché il legislatore non provvederà a regolare la materia, la creazione di un ufficio che trascriva i matrimoni gay contratti all'estero non ha alcuna validità e utilità, pertanto ogni azione in questa direzione è da considerarsi propaganda fumosa, sterile e demagogica che contraddistingue l'operato di una compagine non certo pragmatico e funzionale per le primarie esigenze della comunità».
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