L'INDAGINE
UDINE Smantella organizzazione che consentiva a persone di origine

Venerdì 25 Maggio 2018
L'INDAGINE
UDINE Smantella organizzazione che consentiva a persone di origine marocchina di ottenere in modo fraudolento patenti di guida italiane. Arrestati anche quattro marocchini residenti in provincia di Padova. È stata eseguita, altresì la custodia cautelare, con la misura degli arresti domiciliari, nei confronti dell'ex titolare di un'agenzia di pratiche automobilistiche di Udine. Le indagini sono iniziate lo scorso anno a seguito degli accertamenti su due patenti marocchine, risultate false, consegnate alla Motorizzazione di Udine per la conversione in altrettante patenti italiane. Da qui è scaturita l'attività della Polizia Stradale, che ha scoperto l'esistenza di un'associazione per delinquere in grado di falsificare, principalmente a favore di propri connazionali, ma anche di altri cittadini di paesi del Maghreb, i documenti necessari per la conversione di patenti marocchine in italiane, fornendo talora falsi certificati di residenza, talora false patenti marocchine per chi ne fosse sprovvisto. Gli stranieri presentavano alla locale Motorizzazione la maggior parte delle patenti da convertire e della documentazione irregolare attraverso l'agenzia di Udine, dove l'ex titolare costituiva referente per le illecite pratiche di conversione. Tali pratiche, che normalmente hanno un costo inferiore ai 200 euro, nel caso indicato venivano pagate tra i 1500 ed i 2500 euro. L'organizzaione operava principalmente a Udine, ma sono state rintracciate pratiche irregolari anche ad Ancona, Ferrara, Teramo, mentre ulteriori verifiche sono in corso in altre province, Pordenone compresa. Nelle motorizzazioni di Udine e Gorizia sono stati analizzati e sequestrati 112 fascicoli di conversioni, con il sequestro di altrettante patenti di guida del Marocco, di cui 37 completamente false. Inoltre sono state sino ad ora sequestrate le 104 patenti di guida italiane, ottenute fraudolentemente. Nel complesso, oltre ai 5 soggetti destinatari delle misure cautelari, sono stati indagati in concorso 112 cittadini stranieri.
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