L'INCONTRO
PORDENONE Saranno il costituzionalista Massimo Villone, l'economista Roberto Villano, il segretario regionale della Fiom Cgil Maurizio Marcon e, via skype, l'economista Emiliano Brancacci a confrontarsi, giovedì 21 giugno alle 20.30 nella sala Teresina Degan della Biblioteca civica, sul tema del pareggio in bilancio in Costituzione. Come Democrazia costituzionale di Pordenone - spiega Gianluigi Pegolo -, assieme alla Fiom Cgil, organizziamo un'iniziativa pubblica sul tema della modifica dell'articolo 81, nel quale è stato a suo tempo introdotto il vincolo del pareggio di bilancio. Fa parte della filosofia complessiva dell'austerithy, che va a disciplinare gli interventi economici degli Stati anche a prezzo di una riduzione molto significativa degli investimenti, con implicazioni sociali pesantissime: l'impossibilità da parte degli Stati di operare investimenti determina infatti immediatamente un effetto sui processi di sviluppo di questi Paesi. E l'Italia è l'unico Paese in Europa che ha inserito questa clausola in Costituzione. A questo proposito, sono qualche centinaio le firme raccolte in provincia, in una decina di uscite per la modifica degli articoli 81, 97, 117 e 119.
L.Z.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Saranno il costituzionalista Massimo Villone, l'economista Roberto Villano, il segretario regionale della Fiom Cgil Maurizio Marcon e, via skype, l'economista Emiliano Brancacci a confrontarsi, giovedì 21 giugno alle 20.30 nella sala Teresina Degan della Biblioteca civica, sul tema del pareggio in bilancio in Costituzione. Come Democrazia costituzionale di Pordenone - spiega Gianluigi Pegolo -, assieme alla Fiom Cgil, organizziamo un'iniziativa pubblica sul tema della modifica dell'articolo 81, nel quale è stato a suo tempo introdotto il vincolo del pareggio di bilancio. Fa parte della filosofia complessiva dell'austerithy, che va a disciplinare gli interventi economici degli Stati anche a prezzo di una riduzione molto significativa degli investimenti, con implicazioni sociali pesantissime: l'impossibilità da parte degli Stati di operare investimenti determina infatti immediatamente un effetto sui processi di sviluppo di questi Paesi. E l'Italia è l'unico Paese in Europa che ha inserito questa clausola in Costituzione. A questo proposito, sono qualche centinaio le firme raccolte in provincia, in una decina di uscite per la modifica degli articoli 81, 97, 117 e 119.
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