L'INCONTRO
PORDENONE Emergenza coronavirus, da ieri è operativo il piano

Mercoledì 4 Marzo 2020
L'INCONTRO
PORDENONE Emergenza coronavirus, da ieri è operativo il piano dell'accoglienza differenziata dei pazienti anche nei Pronto soccorso degli ospedali di Pordenone, San Vito, Sacile, Maniago e Spilimbergo. Il vertice dell'Azienda sanitaria del Friuli occidentale lo ha illustrato ieri - nel corso di un incontro sull'emergenza Covid-19 - alle organizzazioni sindacali della sanità.
LA RICHIESTA
Una delle questioni sollevate dai rappresentati sindacali è stata quella legata alla necessità di personale a fronte di un possibile impatto dell'emergenza nelle prossime settimane. L'Azienda sanitaria - presente il direttore generale Jospeh Polimeni con lo staff della direzione composto dal direttore sanitario e da quello amministrativo - ha spiegato che stanno per arrivare gli oltre settanta infermieri previsti con le assunzioni dell'ultimo concorso dei mesi scorsi. La direzione avrebbe poi spiegato che saranno fatte le necessarie valutazioni sul fabbisogno, ma allo stato non ci saranno assunzioni straordinarie. Delusione a fine incontro da parte delle organizzazioni sindacali: «La situazione che si profila comporterà sicuramente un aggravio di lavoro per il personale. Le assunzioni programmate rispondono alle esigenze precedenti che sono già state abbondantemente superate». Insomma, allo stato l'Azienda sanitaria esclude assunzioni straordinarie. Salvo garantire che in futuro sarà messa in campo una valutazione dei fabbisogni.
I RINFORZI
Rispetto all'ultimo concorso dell'anno scorso l'Azienda avrà la possibilità di assumere complessivamente 120 infermieri. Di questi, però, una cinquantina sono già operativi come assunti a tempo determinato o come interinale, quindi si tratta di fatto di stabilizzazioni di personale che già lavora negli ospedali e nei distretti. I nuovi rinforzi dovrebbero essere circa settanta. Ma la procedura per il reclutamento e l'assunzione non è ancora partita e richiederà - secondo il sindacato - diverse settimane, se non mesi. E soprattutto - hanno ribadito le sigle presenti al summit, Cgil, Cisl, Uil, e Nursind - si tratta di personale che va a coprire una vecchia carenza di organico stimata ormai un paio di anni fa.
L'URGENZA
«È certo positivo - sottolinea Pierluigi Benvenuto, Cgil Sanità - che arrivi il nuovo personale infermieristico, speriamo che le procedure vengano accelerate. Ma si tratta di coperture di posti in organico che già erano in sofferenza. La situazione nel tempo è cambiata e i reparti in difficoltà sono sempre di più. Ora con l'emergenza data dal coronavirus è sperabile che la situazioni non peggiori o si acutizzi anche nel nostro territorio, ma sarebbe opportuno prepararsi al meglio anche sul fronte del personale in quanto è chiaro che ci sarà un sovraccarico. Quantomeno nei Pronto soccorso, nelle Medicine d'urgenza e nelle Terapie intensive. Davvero siamo delusi dalla chiusura che la direzione ieri ha manifestato su questi aspetti». La direzione ha poi informato che sul sito intranet (interno al personale aziendale) sono state predisposte tutte le indicazioni e le istruzioni sui comportamenti che gli addetti devono tenere in materia di sicurezza rispetto all'emergenza in corso. Qualche preoccupazione sarebbe emersa tra gli amministrativi della sede centrale del Bronx aperti al pubblico e - almeno per ora - senza filtri. Intanto, da ieri sono operative le tende (non ci sarà personale fisso impegnato all'interno) che fungono da sale d'attesa esterne. Chi accusa i sintomi del Covid-19 deve suonare il campanello della tenda: comunicherà con il personale del triage che darà indicazioni sul come comportarsi. Nei casi di necessità interverrà il personale del Pronto soccorso con tutte le precauzioni previste. Inoltre all'ingresso del Pronto soccorso di Pordenone il personale volontario della Croce Rossa farà un questionario orale a tutti prima di entrare nella sala d'attesa del Pronto soccorso: anche in questo caso chi accuserà sintomi sarà deviato verso la tenda.
D.L.
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