L'EVENTO
PORDENONE Hanno visto crescere generazioni di piccoli pordenonesi, oggi

Lunedì 24 Giugno 2019
L'EVENTO PORDENONE Hanno visto crescere generazioni di piccoli pordenonesi, oggi
L'EVENTO
PORDENONE Hanno visto crescere generazioni di piccoli pordenonesi, oggi uomini e donne, sviluppandone qualità e talenti, convincendo con autorevolezza e impegno anche i più svogliati a seguire le lezioni e a impegnarsi.
Sono i motivi sui quali si fonda il Premio Vittoria Alata istituito da Fidapa che, giunto alla settima edizione, è stato conferito alle maestre nate prima del 1940. La cerimonia è stata un'occasione festosa di ritrovo tra colleghe (una settantina le premiate, ma non tutte erano presenti nella sala consiliare del Comune) che non si vedevano da tempo (in qualche caso faticavano persino a riconoscersi): baci e abbracci si sprecavano mentre si formavano i primi capannelli e le chiacchiere prendevano il sopravvento rispetto alla scaletta imposta dal cerimoniale. Un simpatico richiamo all'ordine ha riportato il silenzio in aula e tutte sono tornate diligentemente al loro posto.
Dopo l'indirizzo di saluto della presidente Fidapa, Luciana Ceciliot, l'ideatrice e madrina del premio Romanina Santin ha spiegato: «Il premio viene assegnato quest'anno alle maestre in pensione. Un premio per esprimere loro tutta la nostra gratitudine per i momenti passati assieme ai bambini, un premio alla fatica, all'immaginazione, all'impegno che hanno messo ogni giorno per trasmettere ai nostri ragazzi saperi, visione di vita, dare chiavi di lettura della realtà e aprire nuove strade. Dobbiamo tutti avere grande stima per queste maestre per il grande servizio che hanno reso alla società».
Di seguito sono intervenuti il sindaco Alessandro Ciriani, l'assessore Guglielmina Cucci (ma era presente anche Pietro Tropeano). Tra il pubblico spiccava Silvio Romanin, presidente dell'Anioc che quest'anno festeggia i 70 anni.
Fidapa ha istituito una sezione Giovani della Vittoria Alata rivolta a un'allieva della scuola di mosaico di Spilimbergo, per stimolare la futura professionalità e incoraggiarla in vista dell'ingresso nel mondo del lavoro. Due le premiate affiancate da presidente e direttore, Stefano Lovison e Gian Piero Brovedani: al primo posto, Chiara Platolino; al secondo, Viviana Mora Strohmenger. Dal bozzetto di Platolino - una scolara con il grembiulino che chiede aiuto all'insegnante alzando la mano - verrà realizzato un mosaico che sarà donato al Comune.
Se ci fosse stato un premio all'eleganza sicuramente sarebbe dovuto andare a Rosalia Russo in Moscato, classe 1939, una perfetta taglia 40 infilata in un tubino di paillettes rosa cipria (sul fondo la scritta: Good girls love fashion, le brave ragazze amano la moda) con giacchino in similpelle, unghie tinta blush come impone la moda del momento, pettinatura e trucco impeccabili (paillettes anche sulle palpebre) e sandali gioiello (con tacco). «Mi svegliavo alle 5.30 per arrivare perfetta alle scuole Gabelli racconta vezzosa eppure abitavo in centro. Non sono cambiata poi molto. Ho insegnato per 36 anni, parte dei quali con mio marito Federico Moscato che è stato il primo ragioniere reclutato tra i docenti più bravi dal Comune per costituire il provveditorato. Ci rimase per 8 anni, ma poi decise di tornare all'insegnamento, scegliendo la scuola statale dove c'ero io».
Alessandra Betto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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