L'EMERGENZA
PORDENONE Mascherine di ogni tipologia, da quelle di uso più

Lunedì 30 Marzo 2020
L'EMERGENZA
PORDENONE Mascherine di ogni tipologia, da quelle di uso più comune a quelle super protettive, guanti in lattice, camici, ventilatori per le terapie intensive e per le sub intensive... è lunghissimo l'elenco del materiale sanitario che scarseggia in Friuli Venezia Giulia in piena pandemia da Coronavirus. Roma da fine gennaio ha centralizzato gli acquisti, ma è amplissimo il divario tra le quantità richieste dal Friuli Venezia Giulia e ciò che arriva. È a fronte di questa situazione, e di un persistere dei contagi, che ieri il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha deciso di rafforzare l'approvvigionamento in autonomia, puntando in alto: ha scritto, infatti, alle ambasciate di quattro Paesi Cina, Usa, Israele e Russia chiedendo «aiuto per trovare contatti con aziende che si rendano disponibili ad allacciare rapporti commerciali per la fornitura di materiale sanitario».
In contemporanea, insieme ad altri presidenti del Nord, è intervenuto su alcune considerazioni del ministro degli Affari regionale Francesco Boccia, ricordandogli che «a dispetto dei soli 4 ventilatori arrivati attraverso le linee di rifornimento nazionali, il Friuli Venezia Giulia disporrà, ad esempio, di quasi 100 posti letto in terapia intensiva dedicati ai pazienti Covid. Un risultato conseguito con mezzi propri, che non deve essere oggetto di speculazioni a sfondo polemico da parte dell'Esecutivo nazionale». Fedriga mercoledì scorso si era rivolto direttamente ai cittadini attraverso Facebook con un video intitolato «Operazione verità», nel quale ha dato le cifre che testimoniano il divario tra le forniture sanitarie richieste e quelle pervenute. Tra l'altro: richieste 110mila mascherine Ff3 quelle più performanti -, «arrivate zero»; richiesti 240 ventilatori polmonari per terapia intensiva, «ne mancano 233». E via elencando.
Già dal 22 febbraio, da quando cioè è consentito, la Regione si è attivata per approvvigionamenti paralleli e ieri ha fatto un passo ulteriore. Non sono casuali gli indirizzi scelti dal Fedriga, ma corrispondono a quelli dei Paesi con cui la Regione ha avuto importanti contatti anche nel recente passato. Agli ambasciatori Fedriga ha spiegato che la situazione in Fvg registra un costante aumento delle persone contagiate e di conseguenza un numero sempre maggiore di pazienti da sottoporre a cure mediche intensive. «Nella mia posizione ha scritto il presidente - sto mettendo in campo qualsiasi risorsa materiale e immateriale che da una parte possa tutelare i cittadini da contagio e, dall'altra, possa rafforzare le strutture sanitarie per fornire adeguata assistenza in caso in cui ci dovesse essere un peggioramento della situazione». Nella lettera all'ambasciatore della Repubblica popolare cinese in Italia, Li Junha, fa appello alla necessità di «sconfiggere un nemico comune, che sta minando profondamente la vita economica e sociale dei nostri Paesi». All'ambasciatore Usa, Lewis Eisenberg, ha ricordato la sua visita in regione nel dicembre scorso. La richiesta di contatti di alto livello per favorire le forniture delle apparecchiature mediche e dei dispositivi di protezione individuale per il servizio sanitario si è estesa anche all'ambasciatore d'Israele, Dror Eydar, cui Fedriga ha ricordato lo stretto legame di cooperazione che si è creato con la Federazione delle autorità locali e con il suo presidente Haim Bibas nel corso della recente missione a Modiin Maccabim Rehut.
Il presidente si è quindi rivolto all'ambasciatore della Federazione Russa, Sergey Razov, richiamando gli altrettanti ottimi rapporti di collaborazione rinsaldati a settembre 2019 nel seminario Italo-Russo tenutosi a Trieste. Nel mentre era in atto questa azione, ieri in un intervento televisivo il ministro degli Affari regionali Boccia ha considerato che «nessuna Regione ce l'avrebbe fatta da sola. Se non ci fosse stato lo Stato non sarebbe arrivato nulla». Immediata la replica dei presidenti delle Regioni più colpite del Nord, fra cui Fedriga. «Il Governo non alimenti le contrapposizioni con le Regioni e la smetta di provocare ha avvertito -: ricordo infatti che, proprio grazie all'impegno di queste ultime e alle risorse da esse stanziate, sono state potenziate in modo consistente le misure di contenimento del coronavirus».
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci