L'ARRESTO
PORDENONE Una discussione con un cliente della pasticceria di via General

Martedì 20 Febbraio 2018
L'ARRESTO PORDENONE Una discussione con un cliente della pasticceria di via General
L'ARRESTO
PORDENONE Una discussione con un cliente della pasticceria di via General Cantore, entrato con il proprio cane al guinzaglio, e la domenica di un 59enne di Pordenone ha avuto un brutto epilogo. Si è ritrovato in manette, accusato di resistenza a pubblico ufficiale. E, dopo una notte passata nella casa circondariale, ieri mattina ha affrontato il processo per direttissima. Deve rispondere anche di minacce aggravate, percosse e danneggiamento.
IL LITIGIO
Giovanni Zaccuri domenica è andato a bere qualcosa a La Nuova panetteria. Infastidito dal fatto che un cliente è entrato con un cane privo di museruola, ha cominciato a lamentarsi. Se l'è presa prima con il cliente, che dopo aver saldato il conto se n'è andato ignorando il 59enne, poi con le due commesse in servizio dietro il bancone. Aveva con sè un ombrello che ha cominciato ad agitare e ha più volte colpito il bancone rovesciando alcuni vassoi. Quando in negozio è entrato un dipendente che doveva consegnare prodotti freschi, Zaccuri, alterato anche dall'abuso di alcolici, stava ancora urlando con le commesse. Il giovane ha preso le difese delle ragazze, ma Zaccuri non ha mollato e continuava ad agitare l'ombrello. I due si sono spintonati, Zaccuri è finito a terra e ha estratto un coltello a scatto dalla tasca.
L'ARRESTO
Erano le 13.15. Le commesse si sono rifugiate nel retrobottega, il collega è uscito dal negozio e con l'aiuto di un cliente ha bloccato la porta d'ingresso della pasticceria per impedire a Zaccuri di uscire. Nel frattempo è stato chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Il Nue 112 di Palmanova ha inviato in via General Cantore due pattuglie della Squadra Volante. Zaccuri era ancora all'interno della pasticceria. «Stia calmo, si tranquillizzi», continuavano a ripetergli i poliziotti. Ma l'uomo era agitato e ha cominciato a inveire contro gli agenti minacciandoli ripetutamente. I poliziotti lo hanno bloccato, ammanettato e portato in Questura. Durante la perquisizione, gli hanno trovato nella tasca del giubbotto il coltello di cui avevano parlato le vittime. Gli hanno contestato anche l'ubriachezza molesta.
IL PROCESSO
Ieri il 59enne è stato processato per direttissima. Il giudice Piera Binotto ha convalidato l'arresto e applicato la misura cautelare degli arresti domiciliari, come sollecitato dal sostituto procurato Federico Facchin. L'udienza è stata rinviata perchè il legale che difendeva Zaccuri ha chiesto termine a difesa per poter valutare gli atti ed eventuali istanze di riti alternativi.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci