L'ALLARME
PORDENONE È il nucleo Ponte, che si trova al terzo piano di Casa

Sabato 26 Settembre 2020
L'ALLARME
PORDENONE È il nucleo Ponte, che si trova al terzo piano di Casa Serena, il vero centro del focolaio nella più grande struttura per anziani di Pordenone. Anche il secondo giro di tamponi, infatti, sta permettendo di riscontrare nuovi positivi, sia tra gli ospiti che tra gli operatori sanitari che lavorano a Casa Serena. Ieri, ad esempio, il lavoro di monitoraggio degli esperti ha consentito di rintracciare quattro contagi: si tratta di due operatori sanitari e due ospiti anziani, tutti e quattro asintomatici.
IL PUNTO
La giornata di ieri è stata interamente dedicata all'operazione di tamponi a tappeto all'interno di Casa Serena. Dopo i primi casi di positività, rilevati la scorsa settimana, e il trasferimento degli ospiti positivi nella Rsa di Sacile, si è scelto di passare la struttura ai raggi x. Ieri ci si è dedicati al terzo piano, dov'è nato il vero e proprio focolaio. E i risultati hanno confermato i timori iniziali: altre quattro persone sono positive. Sia i due operatori che i due anziani (i quali saranno trasferiti a Sacile), si trovavano infatti nel nucleo Ponte, come del resto l'operatrice sanitaria sintomatica trovata positiva giovedì. È lì, al terzo piano, che ora si dovranno concentrare maggiormente gli sforzi per provare a spezzare la catena del contagio. I test effettuati ieri nel singolo nucleo Ponte di Casa Serena sono stati in totale 217: sono stati tamponati ospiti e operatori. Gli stessi pazienti risultati positivi ieri erano stati trovati negativi una settimana fa. Per questo si tratta di un'operazione da ripetere nel tempo. L'obiettivo è quello di individuare le positività anche dopo diversi giorni, per poter riprendere le normali attività nella struttura per anziani in piena sicurezza. Al momento la direzione della struttura, rappresentata da Giovanni Di Prima, ha ricevuto l'esito di 72 tamponi sui 214 effettuati ieri al terzo piano. Al di là dei quattro casi positivi già menzionati, tutti gli altri test sono risultati negativi.
GLI ALTRI ESAMI
Giovedì, in totale, sono stati effettuati 159 tamponi, rispettivamente a 92 ospiti della struttura e a 67 operatori. A risultare positiva è stata solamente un'operatrice, che però lavorava in un altro reparto rispetto alle altre persone testate, cioè al famoso terzo piano. È stata controllata perché aveva manifestato i sintomi della malattia non presentandosi regolarmente al lavoro. È da considerarsi paucisintomatica, in quanto presenta solamente un po' di raffreddore. Nulla più. La situazione all'interno di Casa Serena, quindi, si può riassumere così: si è sì in presenza di un focolaio, localizzato perlopiù al terzo piano della struttura, ma non si tratta di un cluster di malati, bensì di positivi. Anche l'unica paziente anziana che è stata trasferita all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine (nel reparto di Malattie infettive), si trova in corsia solamente perché la sua situazione sanitaria precedente destava già preoccupazione. Si è scelto per l'ospedalizzazione unicamente con l'obiettivo di monitorare meglio l'eventuale comparsa di sintomi legati alla sua positività, che al momento non sono presenti.
L'azione di monitoraggio interna alla struttura, garantita anche da una collaborazione con la Casa di cura San Giorgio di Pordenone, non si fermerà questa settimana. Entro venerdì prossimo, infatti, sarà effettuato un nuovo giro di tamponi, che avverrà a circa due settimane dai primi contagi. Sarà quella la data da cerchiare in rosso per capire se il contagio si sarà fermato o se bisognerà ancora lavorarci su.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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