L'ALLARME
PORDENONE Anno 2023, taglio del nastro (se tutto andrà bene) del

Sabato 7 Dicembre 2019
L'ALLARME
PORDENONE Anno 2023, taglio del nastro (se tutto andrà bene) del nuovo ospedale di Pordenone, che sorgerà accanto a quello vecchio. E a meno che per quella data i pordenonesi non si trasformino in moderni ecologisti nordici ripudiando l'auto per la bicicletta, si rischierà il caos sulle strade. Per questo bisognerà pensarci prima, apportando i correttivi necessari ad evitare un cortocircuito composto da un ospedale moderno da un lato e da una viabilità degli anni Settanta dall'altro.
IL NODO
La domanda ha trovato ampio spazio anche ieri, anche quando la notizia più importante, cioè lo stanziamento dei 49 milioni, si era già presa la scena. Allestire un ospedale moderno e metterci mezz'ora per arrivarci non avrebbe senso. «Per questo abbiamo avviato delle simulazioni relative al volume di traffico nella zona con il nuovo ospedale», hanno spiegato sia Riccardo Riccardi che Alessandro Ciriani. Il nuovo ospedale dà su via le Rotto, cioè su quella che Ciriani ha definito «una stradina», mentre dall'altro lato ci sono via Montereale e infine la Pontebbana. Un quadro da far tremare le vene ai polsi a qualsiasi urbanista. Al lavoro per studiare tutte le soluzioni in grado di salvare la città da una paralisi c'è anche Fvg Strade, con il coinvolgimento della Regione, che ieri per bocca di Riccardi ha promesso di non lasciare il Comune da solo nella gestione di una probabile emergenza sulle strade.
I CORRETTIVI
La relazione sul tema è stata affidata al sindaco Alessandro Ciriani. «Innanzitutto elimineremo il semaforo che regola l'intersezione tra via Interna e via San Daniele - ha anticipato il primo cittadino di Pordenone -. Si tratta di una progettazione complessa che prevede anche delle procedure che comprendono espropri. La buona notizia è la certezza di una copertura finanziaria. Due milioni arriveranno per garantire fluidità e scorrevolezza aklle strade in qualche modo connesse al nuovo ospedale e in particolare per la messa in sicurezza dell'abitato di viale Rotto». Si tratta della piccola strada che ha cambiato volto da quando si sono messe in funzione le ruspe del cantiere per il nuovo ospedale. «L'annuncio di un intervento di sistemazione stradale ha tranquillizzato i cittadini della zona», ha affermato ancora Alessandro Ciriani.
«La settimana prima delle penultime elezioni regionali - ha rivelato infine Riccardi - era stata condivisa con Sergio Bolzonello la scelta di realizzare il polo medico in Comina. Era fissato un appuntamento per la sottoscrizione dell'accordo di programma. Bolzonello, però, con grande imbarazzo disse che quell'accordo sarebbe stato più opportuno da sottoscrivere dopo le elezioni. E il resto è storia. Ora come Regione ci impegneremo per migliorare la viabilità dell'area».
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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