Jacuzzi, dipendenti contro Rsu: «Non ci rappresenta»

Martedì 11 Maggio 2021
Jacuzzi, dipendenti contro Rsu: «Non ci rappresenta»
IL CASO
PORDENONE Dopo la protesta di venerdì, Jacuzzi Europe replica alle organizzazioni sindacali dicendosi «sorpresa» dei contenuti delle dichiarazioni rese dai rappresentanti sindacali di Fim e Fiom, relativamente a ritmi di lavoro troppo pesanti: Messaggio questo - aggiunge l'azienda - accompagnato da cartelli che ribadivano, con frasi colorite, lo stesso concetto. Spiace constatare come la rappresentazione della realtà aziendale che è stata data sia del tutto estranea al vero. Jacuzzi Europe, dopo aver attraversato periodi di difficoltà, negli ultimi anni è in crescita grazie ad un incremento delle commesse».
In particolare - viene sottolineato -, negli ultimi dodici mesi l'incremento dei volumi di vendita è stato significativo tanto che l'azienda ha attuato importanti investimenti e inserito più di 20 nuovi addetti: Un percorso di crescita - sostiene la società - nel quale Jacuzzi Europe ha sempre coinvolto sindacati e Rsu con i quali si sono svolti regolari e proficui incontri. A tal proposito l'azienda ricorda che il 29 gennaio scorso azienda e sindacato hanno negoziato e sottoscritto un accordo integrativo comprendente emolumenti premiali per i lavoratori legati, tra gli altri, ad indicatori aziendali di produttività. Non ha alcun rapporto con la realtà l'affermazione secondo cui i ritmi di lavoro sarebbero troppo pesanti o addirittura insostenibili. Vero è che dopo anni in cui si è dovuto ricorrere agli ammortizzatori sociali, oggi finalmente l'Azienda lavora a pieno regime.
Secondo Jacuzzi Europe, infine, venerdì avrebbe incrociato le braccia solo un lavoratore su 5 con un'adesione, quindi, di poco superiore al 20%.
I DIPENDENTI
Al proposito va registrata anche la presa di posizione di un gruppo di dipendenti di Jacuzzi Europe, che prendono le distanze dal sindacato: Noi, dipendenti di Jacuzzi Europe, intendiamo dissociarci e prendere le distanze da quanto dichiarato dalle Rsu interne. I dipendenti che hanno proclamato ed effettuato lo sciopero sono solo una minima parte della totalità delle maestranze. Pur riconoscendo che ci siano delle difficoltà che possono creare dei disagi, nessuno di noi si sente schiavo di questa azienda. Pochi scontenti non possono avere il diritto e la presunzione di fare dichiarazioni non condivise dalla maggioranza dei dipendenti. Non ci sentiamo per nulla rappresentati dalle attuali Rsu che parlano per un ristretto numero di dipendenti.
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