Inquinamento, si corre ai ripari

Lunedì 18 Ottobre 2021
Inquinamento, si corre ai ripari
AMBIENTE
PORDENONE Scacco allo smog. Il Comune di Pordenone ha presentato alla Regione le osservazioni nella procedura di Vas (Valutazione ambientale strategica) al piano della qualità dell'aria, chiedendo che vengano messe in campo alcune misure tese al miglioramento dello stato di fatto. Misure incentivanti alle buone pratiche. Non solo: ha chiesto che vengano adottate sia misure di mitigazione che adattative, affinché si possa procedere ad un miglioramento della qualità dell'aria anche alla luce dei cambiamenti climatici. Per ora e sino ai prossimi quattro giorni le previsioni promettono bene. La qualità dell'aria resterà sotto i valori di legge. «Questo vale - specifica l'assessore Monica Cairoli - non solo per Pordenone ma anche per gli altri tredici comuni (Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino, Cordenons, Fiume Veneto, Azzano Decimo, Prata, Pasiano, Zoppola, Casarsa, San Vito al Tagliamento, Morsano al Tagliamento, Cordovado) che hanno aderito al Pac (Piano d'azione comunale). Stiamo parlando di municipalità che seguono le regole stabilite dal Piano, redatto nel 2016 da Pordenone, per contrastare i periodi emergenziali, ridurre le emissioni nocive e respirare meglio».
IL PROGETTO
RespiriAmo, entrato in vigore venerdì sino ad aprile del prossimo anno, periodo in cui l'inquinamento di solito raggiunge livelli preoccupanti, è un progetto condiviso da quattordici comuni della Destra Tagliamento che hanno scelto di ridurre le emissioni da riscaldamento e da fuochi all'aperto. Il comune capofila è Pordenone, che estende le limitazioni anche alla circolazione delle auto. «Questi Comuni, con capofila Pordenone - entra nel dettaglio Cairoli - hanno scelto di dare un segnale forte per contrastare l'inquinamento. Ma ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte. Assumere comportamenti attenti e responsabili è di fondamentale importanza per tutelare la nostra salute e salvaguardare l'ambiente in cui viviamo. Da qui la presentazione, da parte del comune di Pordenone, di osservazioni nel procedura di Vas al piano della qualità dell'aria del Friuli Venezia Giulia».
LE MISURE
Servirebbero, a questo punto, misure più incisive e restrittive da parte delle amministrazioni comunali e un maggior senso civico da parte dei cittadini. Ma anche maggiori controlli da parte della polizia locale. Più volte sollecitati ma, di fatto, mai decollati per una questione tecnica e anche numerica: le rilevazioni, all'interno delle abitazioni, devono essere eseguiti da un agente di polizia locale e da un manutentore, ovvero da un tecnico specializzato che sappia, all'occorrenza, smascherare i furbetti. E che, attraverso una strumentazione adeguata, legga la temperatura indipendentemente da quanto indica il termostato. Se già prima erano difficili, ora, con la pandemia da Covid-19 in corso, saranno di fatto ancora meno probabili.
IL SEGNALE
La volontà, al di là di tutto, è quella di dare un segnale forte: nuove regole per ridurre le emissioni nocive e respirare meglio tutti. Non sarà però facile: se da una parte sono sempre più le amministrazioni civiche che si stanno compattando per limitare l'inquinamento, specie durante il periodo autunnale e invernale, dall'altro non è facile mettere tutti d'accordo attorno ad un tavolo. Ogni amministrazione, infatti, ragiona in base al proprio territorio e alle dinamiche interne. Cercando di venire incontro alle esigenze di tutti. Serve, però, correre ai ripari. Tra il 2019 e il 2020, infatti, gli sforamenti legati all'inquinamento sono stati troppi. Il 2021, dopo la ripresa della circolazione stradale dopo il lockdown, non promette nulla di buono. Tanto che l'Arpa ha intenzione di rivedere i modelli di analisi dei dati. E di questo passo l'aria diventerà sempre più irrespirabile.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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