SACILE
Subito al lavoro il nuovo direttivo della Pro Sacile che si riunirà mercoledì alle 20.30 nella sede sociale per l'accettazione della nomina da parte dei consiglieri e la distribuzione degli incarichi. «Abbiamo bisogno di rimboccarci subito le maniche - ha annunciato subito dopo la sua elezione la presidente Lorena Bin - Gli impegni sono infatti alle porte, il primo è la Fiera Primaverile prevista nei weekend dal 6 all'8 e dal 13 al 15 aprile, ma dobbiamo subito mettere a fuoco anche le idee per la manifestazione di agosto per la quale vorremmo proporre già una prima novità che dia il segno della continuità nel rinnovamento». Una presidente dunque decisa, determinata ma soprattutto animata a dare una risposta appropriata ai soci che hanno voluto premiare il coraggio che ha avuto nel mettersi in gioco in un momento non certo facile, a maggior ragione dopo i nove anni di Franca Busetto che anche nel corso dell'assemblea straordinaria sono stati indicati come momenti fondamentali per la Pro Sacile.
NUMERI D'ALTRI TEMPI
L'assemblea straordinaria ha rappresentato un momento che resterà altrettanto significativo nella storia della Pro Sacile, che nel 2019 festeggerà i settant'anni di vita. Il primo dato significativo emerso in sala Paolo Brugnacca è stata la partecipazione massiccia dei soci: i votanti erano infatti 142, un numero che non si registrava dagli anni Novanta, quando far parte del consiglio direttivo rappresentava un trampolino di lancio verso la carriera politica. Basti pensare che le assemblee si svolgevano all'Auditorium (capace di ospitare 300 persone) con più candidati alla presidenza, dibattiti animati e votazioni incerte. La partecipazione di giovedì sera è un segnale di quanto la presidente Franca Busetto, il cui nome è stato più volte ricordato, abbia inciso nella vita dell'associazione nei nove anni di presidenza spesi, come ha sottolineato l'ormai ex vicepresidente Eugenio Bet, a far sentire la Pro Sacile una famiglia che aveva per figli tutti i sacilesi. A confermarlo c'è stata la risposta dei soci che hanno voluto che la figlia di Franca, Rita Fasciano (la più votata con 115 preferenze), continuasse a rappresentarla nel consiglio direttivo. E Rita, presente con il padre Onofrio, eletto nel collegio dei Revisori dei conti, ha ringraziato i soci «per la vicinanza nel momento della morte della mamma, ma anche di questa vostra presenza. Continuate a fare squadra per portare avanti le idee che aveva lanciato per fare sempre più della Pro Sacile, la famiglia di tutta Sacile».
GLI ESCLUSI ECCELLENTI
Dal voto sono anche arrivate delle sorprese, come ad esempio l'esclusione del vicepresidente Eugenio Bet, che ha gestito l'associazione nei tre mesi successivi alla morte della presidente ma che forse ha pagato alcune scelte del passato non accettate da una parte del direttivo. Altra esclusione eccellente è stata quella di Enrico Pallù, l'esperto di informatica che aveva portato nuove idee di diffusione delle attività del sodalizio.
GLI ELETTI
I vincitori sono stati i giovani: Davide Modesti con 114 voti è stato il secondo degli eletti mentre Francesco Morabito, con 107, è arrivato terzo. A loro due la presidente Busetto aveva affidato incarichi particolari: il primo era tesoriere, il secondo responsabile del rilancio del progetto Ambiente incontri. Premiata anche l'esperienza con la conferma di Giuseppe Bazzo (100 voti), da circa 40 anni in Pro Sacile, di Renato Corazza, responsabile del Concorso canoro, e il ritorno di Maurizio Calonego, responsabile della Mostra concorso animali da cortile. Tra i confermati anche Ruggero Simionato, impegnato nella sfida politica del 29 aprile come alfiere del centrosinistra. A rinforzare la squadra altri giovani tra i quali il dominicano, ma italiano a tutti gli effetti, Waldy Vasquez Quiroz. Passata l'euforia ora è tempo di mettersi al lavoro per dare voce alle tante novità che la neo presidente ha annunciato.
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Subito al lavoro il nuovo direttivo della Pro Sacile che si riunirà mercoledì alle 20.30 nella sede sociale per l'accettazione della nomina da parte dei consiglieri e la distribuzione degli incarichi. «Abbiamo bisogno di rimboccarci subito le maniche - ha annunciato subito dopo la sua elezione la presidente Lorena Bin - Gli impegni sono infatti alle porte, il primo è la Fiera Primaverile prevista nei weekend dal 6 all'8 e dal 13 al 15 aprile, ma dobbiamo subito mettere a fuoco anche le idee per la manifestazione di agosto per la quale vorremmo proporre già una prima novità che dia il segno della continuità nel rinnovamento». Una presidente dunque decisa, determinata ma soprattutto animata a dare una risposta appropriata ai soci che hanno voluto premiare il coraggio che ha avuto nel mettersi in gioco in un momento non certo facile, a maggior ragione dopo i nove anni di Franca Busetto che anche nel corso dell'assemblea straordinaria sono stati indicati come momenti fondamentali per la Pro Sacile.
NUMERI D'ALTRI TEMPI
L'assemblea straordinaria ha rappresentato un momento che resterà altrettanto significativo nella storia della Pro Sacile, che nel 2019 festeggerà i settant'anni di vita. Il primo dato significativo emerso in sala Paolo Brugnacca è stata la partecipazione massiccia dei soci: i votanti erano infatti 142, un numero che non si registrava dagli anni Novanta, quando far parte del consiglio direttivo rappresentava un trampolino di lancio verso la carriera politica. Basti pensare che le assemblee si svolgevano all'Auditorium (capace di ospitare 300 persone) con più candidati alla presidenza, dibattiti animati e votazioni incerte. La partecipazione di giovedì sera è un segnale di quanto la presidente Franca Busetto, il cui nome è stato più volte ricordato, abbia inciso nella vita dell'associazione nei nove anni di presidenza spesi, come ha sottolineato l'ormai ex vicepresidente Eugenio Bet, a far sentire la Pro Sacile una famiglia che aveva per figli tutti i sacilesi. A confermarlo c'è stata la risposta dei soci che hanno voluto che la figlia di Franca, Rita Fasciano (la più votata con 115 preferenze), continuasse a rappresentarla nel consiglio direttivo. E Rita, presente con il padre Onofrio, eletto nel collegio dei Revisori dei conti, ha ringraziato i soci «per la vicinanza nel momento della morte della mamma, ma anche di questa vostra presenza. Continuate a fare squadra per portare avanti le idee che aveva lanciato per fare sempre più della Pro Sacile, la famiglia di tutta Sacile».
GLI ESCLUSI ECCELLENTI
Dal voto sono anche arrivate delle sorprese, come ad esempio l'esclusione del vicepresidente Eugenio Bet, che ha gestito l'associazione nei tre mesi successivi alla morte della presidente ma che forse ha pagato alcune scelte del passato non accettate da una parte del direttivo. Altra esclusione eccellente è stata quella di Enrico Pallù, l'esperto di informatica che aveva portato nuove idee di diffusione delle attività del sodalizio.
GLI ELETTI
I vincitori sono stati i giovani: Davide Modesti con 114 voti è stato il secondo degli eletti mentre Francesco Morabito, con 107, è arrivato terzo. A loro due la presidente Busetto aveva affidato incarichi particolari: il primo era tesoriere, il secondo responsabile del rilancio del progetto Ambiente incontri. Premiata anche l'esperienza con la conferma di Giuseppe Bazzo (100 voti), da circa 40 anni in Pro Sacile, di Renato Corazza, responsabile del Concorso canoro, e il ritorno di Maurizio Calonego, responsabile della Mostra concorso animali da cortile. Tra i confermati anche Ruggero Simionato, impegnato nella sfida politica del 29 aprile come alfiere del centrosinistra. A rinforzare la squadra altri giovani tra i quali il dominicano, ma italiano a tutti gli effetti, Waldy Vasquez Quiroz. Passata l'euforia ora è tempo di mettersi al lavoro per dare voce alle tante novità che la neo presidente ha annunciato.
Michelangelo Scarabellotto
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