In Oculistica medici dimezzati: liste d'attesa superiori ai due anni

Sabato 17 Aprile 2021
ATTESE DA INCUBO
PORDENONE L'emergenza Covid non ha fatto che aggravare un problema già pesante prima della pandemia. Le liste d'attesa si sono allungate su tutti i fronti delle specialità ospedaliere: il rallentamento della attività ambulatoriali e degli interventi chirurgici dell'ultimo anno ha portato a un accumulo nelle visite specialistiche e a una dilatazione dei tempi che porta a vere e proprie attese da incubo. A questa situazione si aggiunge qualche caso di difficoltà ancora maggiore legato a carenze di organico.
MANCA PERSONALE
Sono i casi, per esempio, nell'ospedale di Pordenone dei Servizi di Dermatologie (dove nelle settimane scorse era rimasto un solo medico in servizio) e Oculistica. Per quest'ultimo reparto addirittura le prenotazioni al Cup (quando non ci si imbatte contro la famosa data non disponibile) vanno ormai a metà del 2023. Due anni, due anni e mezzo per una visita oculistica (si parla ovviamente delle priorità P, programmate) è decisamente un tempo troppo lungo perché il paziente non cerchi alternative nella sanità provata-convenzionata o vada fuori regione, sempre più spesso in Veneto.
L'AVVISO
E proprio rispetto all'Oculistica negli ultimi giorni ha creato scalpore un avviso della struttura ospedaliera in cui si spiega che a causa della carenza di personale medico i tempi di attesa per le visite e alcuni interventi laser e chirurgici potrebbero essere molto lunghi e non compatibili con la gestione della patologia oculare. Si invita pertanto a valutare se eseguire la prestazione con minori tempi di attesa presso altre strutture sanitarie convenzionate. I tempi lunghi sono quelli già accennati: si arriva anche a due anni, due anni e mezzo. E negli ambulatori dei distretti territoriali la situazione non cambia di molto. Nel reparto di Oculistica fino a 2019 i medici in servizio erano undici, oggi sono quattro, compreso il medico responsabile facente funzione di primario. Tra pensionamenti e fughe di medici l'organico è all'osso. È da considerare che i quattro medici oculisti devono anche turnarsi nella reperibilità e nelle urgenze di Pronto soccorso. Una situazione che inevitabilmente porta a un allungamento infinito delle attese.
LA POLITICA
Il caso di Oculistica (fino a pochi anni fa un fiore all'occhiello del Santa Maria degli Angeli) era già finito nelle settimane scorse al centro di un'interrogazione in Regione presentata dal consigliere Nicola Conficoni. Ora a intervenire è anche il candidato sindaco del centrosinistra Gianni Zanolin. «Si dirà - si chiede - che ancora una volta la colpa è di quelli di prima che non governano più da tre anni? E il sindaco Ciriani che sulla sanità tace per difendere i suoi amici in Regione continuerà a stare zitto? Chi, rappresentando un territorio, tace si assume una grave responsabilità politica». Per Oculistica «è necessario sostituire i medici che hanno abbandonato il nostro ospedale per lavorare in Veneto senza che nessuno tentasse di rassicurarli o fermarli». Infine arriva la proposta-provocazione. «Il personale di una delle due éqipe di Oculistica dell'Ospedale di Udine sia trasferito a Pordenone per tutto il tempo che serve a dotare delle nuove risorse umane il servizio, perché mentre qui Oculistica non c'è più nell'ospedale udinese ci sono ben due équipe complete».
D.L.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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