In 2 mesi 3 millimetri di precipitazioni in quota

Martedì 18 Febbraio 2020
Sul monte Triglav (Slovenia), domenica è stata registrata una temperatura inferiore di qualche decimale ai dieci gradi sopra lo zero. La misurazione è stata effettuata a quota 2.500 metri. Si tratta del termometro più alto delle Alpi Giulie, così come della temperatura più elevata del comprensorio negli ultimi 50 anni nel mese di febbraio. È solo un esempio che spiega il quadro di un inverno non mite, ma climaticamente addirittura bollente. A Piancavallo, ad esempio, ci si è svegliati il 1 gennaio con 6,7 gradi a mezzogiorno. I picchi, ed ecco cosa rende l'inverno 2019-2020 speciale, sono ripetuti: non si tratta di episodi isolati, ma di più rilevazioni simili nell'arco del primo mese e mezzo del nuovo anno. Dal termometro si passa poi al pluviometro, e il dato diventa centrale nell'analisi che porta all'allarme per il mondo agricolo pordenonese. Sopra i mille metri, infatti, le precipitazioni che si sono accumulate tra gennaio e la parte di febbraio già andata in archivio, non superano i 3,2 millimetri. Una minima parte sotto forma di fiocchi di neve, nemmeno in grado di creare il classico manto. A gennaio, il mese meno piovoso degli ultimi sei, le precipitazione si sono fermate a 1,2 millimetri. A febbraio si è saliti a 2 millimetri. Quote irrisorie rispetto ai bisogni - sia turistici che naturali - della stagione invernale, che prepara quella primaverile.
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