Impugnazione del Pm in ritardo salve le ville delle famiglie nomadi

Venerdì 15 Febbraio 2019
Impugnazione del Pm in ritardo salve le ville delle famiglie nomadi
IL CASO
PORDENONE È definitivo. Non saranno rimessi i sigilli alle ville delle famiglie di origine nomade finite nella lista nera del Fisco perchè non hanno mai presentato la denuncia dei redditi. Avevano ragione le difese: l'impugnazione della Procura di Pordenone era stata presentata fuori termine e ieri la Corte d'appello di Trieste ha dichiarato il ricorso inammissibile. La vicenda risale a due anni fa. La Guardia di finanza di Pordenone applicò ad alcune famiglie che vivono tra Azzano Decimo, Chions, Annone Veneto e Noventa di Piave la misura di prevenzione patrimoniale con l'obiettivo di arrivare alla confisca di nove ville per un valore di 2,3 milioni di euro e di altri beni (auto, caravan e terreni) intestati a una ventina di indagati. Il Tribunale di Pordenone rigettò la richiesta di misura di prevenzione ritenendo che non fosse dimostrata nè la pericolosità degli indagati, nè l'esistenza di una società di fatto organizzata in modo da evadere le tasse, nè che vi fosse prova che gli indagati vivano di attività illecite.
La Procura impugnò il decreto del Tribunale in Cassazione, ma lo fece nell'arco di 15 giorni, come previsto dal codice di procedura penale. In questi casi il termine d'appello è fissato il 10 giorni. Le difese si erano opposte lamentando soprattutto la tardività del ricorso: «È fuori termine». La Cassazione si era limitata a rilevare che l'azione della Procura era ammissibile soltanto davanti alla Corte d'appello, competente in relazione al giudizio di secondo grado. Ed è a Trieste che il 22 gennaio si è discusso sulla vicenda. Ieri il collegio presieduto dal giudice Edoardo Ciriotto si è pronunciato a sfavore degli inquirenti, sebbene la Procura generale avesse insistito per l'accoglimento del ricorso proposto dalla Procura di Pordenone. Il collegio difensivo che aveva evidenziato la tardività del ricorso era costituito dagli avvocati Antonio Franchini, Cristiana Cagnin, Bruno Malattia, Federica Bassetto, Andrea Benvenuti, Alessandro Magaraci, Alberto Bova, Massimo Cescutti, Maurizio Miculan, Paolo Luisa Vissat, Daniela Magaraci e Dino Innocenzi.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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