Imprese, la quarantena è costata 5 miliardi

Domenica 31 Maggio 2020
Sono quasi 5 i miliardi di euro già persi dalle imprese del Friuli Venezia Giulia a causa del lockdown: questa la stima elaborata dalla Fondazione Think Tank Nord Est per il trimestre marzo-maggio 2020 sulla base delle chiusure decretate dai vari decreti, fino a quello del 17 maggio. Mentre riaprono quasi tutti i comparti, le forzate chiusure hanno già compromesso quasi l'8% del fatturato annuo. In media le imprese friulane hanno dovuto chiudere per 28 giorni. Il settore praticamente bloccato è quello della ristorazione, chiuso per 67 giorni: dal 12 marzo, fatta salva la possibilità di effettuare consegne a domicilio e servizio da asporto, bar e ristoranti hanno potuto aprire dal 18 maggio. Pesante il blocco del settore turistico (60 giorni). In forte difficoltà anche i servizi alla persona, che hanno sperimentato uno stop di 51 giorni. Più di un mese, in media, il blocco per il commercio e per l'edilizia (32 giorni). Meno colpiti manifattura (27 giorni) e servizi (17 giorni). Secondo le stime della Fondazione Think Tank Nord Est, da marzo a maggio, sono stati persi 4,7 miliardi di euro, pari al 7,8% del totale annuo. In percentuale, la perdita maggiore riguarda il settore turistico (23%) e la ristorazione (15,4%). In valore assoluto, invece, è la manifattura a registrare la perdita di fatturato più consistente con 2,3 miliardi di euro (l'8,9% del totale), davanti al commercio con 1,5 miliardi (9,3%). 265 i milioni di euro persi dall'edilizia (7,5%); 243 milioni in fumo per i servizi (6,8%); 233 milioni di euro di mancati introiti per la ristorazione; 149 milioni persi dai servizi alla persona (8,5%); 58 milioni di euro non guadagnati dal turismo.
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