«Impossibile acquistare l'immobile Arcicasa»

Sabato 18 Gennaio 2020
SAN QUIRINO
Ben vengano progetti sociali da realizzarsi nell'immobile di proprietà degli eredi Arcicasa, ma è impossibile che il Comune lo possa acquistare. Così il sindaco Gianni Giugovaz e l'assessora Patrizia Antonel rispondono alla proposta della Lega di acquisire l'immobile. Dopo l'esperienza di centro di accoglienza straordinaria per richiedenti asilo, sembra sempre più probabile che la proprietà possa essere convertita in spazio per un progetto sociale. Ciò che è certo è che la cooperativa Baobab non intende proseguire con il progetto di accoglienza di migranti dopo il termine della proroga dell'appalto che scadrà a febbraio, a cui è collegato il contratto di locazione da parte degli Arcicasa all'associazione di cooperative (tra cui Baobab) che avevano vinto il bando della Prefettura. La Lega di San Quirino nei giorni scorsi aveva contestato il progetto di abitare sociale da realizzare nell'ex Municipio per il quale il Comune aveva fatto richiesta di contributo alla Regione nel 2018 e gli 800mila (tali da coprire la metà dei costi del progetto) solo nei giorni scorsi. Secondo la Lega questo progetto per l'ex Municipio sarebbe controproducente per il rischio di devitalizzare la piazza e le attività commerciali. La controproposta (presentata anche in un incontro a inizio dicembre) era di acquistare la proprietà Arcicasa per realizzarvi una cittadella della salute. Ipotesi non percorribile perche secondo Patrizia Antonel, «accentrare i servizi sanitari a San Quirino andrebbe a penalizzare le frazioni, in particolare Sedrano che ha un ambulatorio medico». Il progetto dell'ex Municipio prevederebbe unità abitative indipendenti che condividano dei servizi (tra cui lavanderia, prelievi a domicilio, visite mediche periodiche) «è una risposta per migliorare la qualità di vita dei nostri anziani (oggi un quarto della nostra popolazione è over65)» prosegue Antonel. Il progetto prevede anche la realizzazione di un locale al piano terra per l'Associazione volontari e dei locali a uso commerciale. «La centralità dell'edificio è essenziale per l'accessibilità alle attività e ai servizi presenti nella zona: caffetteria, giornalaio, farmacia, parrocchia, panificio. Non capiamo perché al capo della Lega Claudio Serafini, l'idea di acquisire la proprietà sia venuta solo ora benché fosse al governo durante la precedente amministrazione», concludono Antonel e Giugovaz.
V.S.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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