Il virus molla la presa La frenata dei contagi

Martedì 7 Aprile 2020
LA SITUAZIONE
PORDENONE Sino a ieri il triste primato del maggior numero di vittime causate dal Coronavirus in provincia ce l'aveva il capoluogo. Ieri invece Sacile ha raggiunto la città, salendo a quota cinque morti dall'inizio dell'emergenza. Nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine si è spento infatti Luciano Prevarin, classe 1940. Da qualche giorno le sue condizioni si erano aggravate. Prevarin abitava nella zona a sud di Sacile. Si tratta della ventisettesima vittima del Coronavirus della provincia di Pordenone, in una giornata che ha fatto segnare altri tre decessi in regione, per un totale di 163 persone che hanno perso la vita dall'inizio dell'emergenza.
L'ANDAMENTO
Ma quella di ieri è stata una giornata marcatamente positiva per molti altri aspetti. E paragonando i dati delle ultime tre settimane, si può tranquillamente parlare delle 24 ore migliori da quando il contagio da Coronavirus ha causato la chiusura quasi totale anche del Friuli Venezia Giulia. Se quella degli scorsi giorni era la luce in fondo al tunnel, quello di ieri assomiglia invece molto di più a un bagliore di speranza. Ma forse anche a qualcosa di più concreto. Si parta dal dato più importante di tutti, perché questa è prima di tutto un'emergenza interna al sistema sanitario. Ieri in Fvg altre quattro persone hanno lasciato i reparti di Terapia intensiva, che ora contano 46 letti occupati sui quasi 100 disponibili. Siamo arrivati al 50 per cento di spazi disponibili, quindi a un'ossigenazione del sistema dei ricoveri che permette di gestire la situazione senza affanno.
I CONTAGI
Positivo anche il dato del contagio: i nuovi malati ieri sono stati 55, il dato più basso da molti giorni a questa parte, con una concentrazione più alta nella provincia di Trieste e nelle strutture per l'assistenza agli anziani. Ma c'è un altro dato che incoraggia: i tamponi effettuati nell'arco di una giornata sono stati 1146: significa che ormai si trova un malato ogni venti test. E ancora, i guariti sono 273, mentre i clinicamente guariti (persone senza più sintomi ma non ancora negativi al tampone) sono 276. In definitiva, il virus in Fvg si sta diradando, anche se non è il momento di abbandonare le armi. Le persone che sono state contagiate dall'inizio dell'emergenza sono 2.103, ma quelle attualmente positive sono scese a 1.558.
LA CONFERMA
«I protocolli operativi e i modelli d'azione sviluppati in Fvg dall'inizio della crisi saranno trasmessi all'Istituto superiore di sanità e contribuiranno all'aggiornamento delle procedure nazionali». Lo ha confermato il vicepresidente della Regione, Riccardo Riccardi, al termine della riunione odierna con i rappresentanti del ministero della Salute, durante la quale è stato sottolineato che il Friuli Venezia Giulia è tra le regioni migliori sia per numero di contagi rispetto alla popolazione complessiva sia per il numero di decessi. «I dati analizzati dimostrano la fondatezza della scelta di
adottare provvedimenti come la chiusura delle scuole ancora prima che ci fossero casi confermati, a cui si associa il forte potenziamento, con risorse regionali, dei posti letto in Terapia intensiva - ha detto Riccardi -. Ora dobbiamo tenere duro e affrontare le problematiche connesse alle residenze per anziani, favorendo la strutturazione di una rete territoriale che dia risposte concrete alle problematiche delle persone più fragili».
IN PROVINCIA
In provincia di Pordenone le persone risultate positive nelle ultime 24 ore sono solo sette, tra cui un'anziana di San Quirino (già ricoverata in ospedale) e un altro ospite della casa di riposo di Castions di Zoppola. Cala, grazie ai nove guariti in più, il numero dei pazienti attualmente positivi al Covid 19: sono 431 contro i 437 di domenica. Sono nove anche le persone che hanno lasciato gli ospedali. L'ultima, fondamentale, buona notizia.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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