Il Tagliamento urla ma resta nei ranghi Azzano, Pasiano e Fiume Veneto: vie chiuse

Mercoledì 20 Novembre 2019
Il Tagliamento urla ma resta nei ranghi Azzano, Pasiano e Fiume Veneto: vie chiuse
IN PROVINCIA
PORDENONE Il peggio è passato. Il maltempo che ha colpito il Sanvitese, l'Azzanese e l'hinterland di Pordenone ha concesso una tregua. Danni e disagi, causati dagli allagamenti a cantine e garage e all'interruzione di alcune strade ci sono stati ma il bilancio è stato meno pesante di quanto ci si sarebbe potuto aspettare. Una cosa è certa: in diversi casi la pulizia di fossi e caditoie ha permesso all'acqua, caduta in abbondanza, di defluire con maggiore rapidità rispetto al passato. Per affrontare l'emergenza meteorologica, a Fiume Veneto il gruppo comunale di Protezione civile si è attivato con 25 volontari. In particolare, domenica mattina era stato dato l'ordine di apertura delle paratoie del fiume Fiume mentre, a causa della sede stradale allagata, era stata predisposta la chiusura di via Policreta, all'altezza del sottopasso ferroviario, e di via Petrarca a Pescincanna. In quest'ultimo caso, l'impiego della nuova idrovora ha permesso di risolvere in poche ore una situazione di criticità che avrebbe potuto avere conseguenze peggiori. Il fiume Sile, in particolare in località Maglio e all'altezza di via Fornace, aveva raggiunto i livelli di guardia già nella tarda mattinata di domenica, rientrando durante il pomeriggio. Si era provveduto anche alla telonatura precauzionale di una paratoia e al monitoraggio degli argini del fiume Meduna. «Ancora una volta - evidenzia il sindaco Jessica Canton - la Protezione civile, coordinata da Alessandro Arnoldi, ha dimostrato di essere sempre presente e a disposizione della propria comunità, con forte spirito di gruppo e un'ottima preparazione».
Tra Pasiano e Prata, invece, è stato chiuso il ponte di Tremeacque. Situazione sotto controllo a Cordenons, anche se la paura per la piena del Meduna si è fatta sentire. Tuttavia non sono stati segnalati allagamenti. «L'evoluzione del maltempo - ha dichiarato l'assessore Lucia Buna - è rimasta sempre sotto controllo. La nostra Protezione civile ha operato in sinergia con il corpo di polizia municipale di Cordenons e Pordenone, soprattutto nella zona ad est del comune, per pulire i fossi e far defluire più rapidamente l'acqua che aveva invaso la carreggiata e anche alcuni giardini soliti a finire ammollo durante la piena del Cellina-Meduna». Non manca, però, una nota polemica: «Dal momento che la problematica è nota lungo la strada ex provinciale - sottolinea Buna - , l'amministrazione invierà nei prossimi giorni una missiva a Fvg Strade per segnalare l'inadeguatezza della pulizia dei fossi di competenza dell'azienda stessa».
La situazione sta tornando lentamente alla normalità anche a San Vito al Tagliamento. «Attualmente ha evidenziato l'assessore Carlo Candido non si registrano particolari criticità sul nostro territorio. La piena del Tagliamento sta defluendo con regolarità e oggi (ieri per il lettore, ndr) mi risulta che soltanto un'altra famiglia abbia fatto richiesta di avere i sacchi di sabbia per tamponare, eventualmente, un improvviso allagamento».
Ad Azzano Decimo, infine, tre le situazioni critiche dovute al maltempo. A Tiezzo chiuse via Slissa e strada della Muzzilla per l'esondazione dei due omonimi rii, a Fagnigola impraticabile via Prados (al confine con Panigai) per la rottura degli argini del Sile. «A questo proposito ricorda il sindaco Marco Putto con il sindaco Pravisdomini abbiamo richiesto all'assessore regionale Riccardi e alla Protezione civile un finanziamento per risolvere questa annosa problematica».
Alberto Comisso
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