Il sindaco Gava: «Pronti a potenziare la sorveglianza insieme a Cordignano»

Martedì 26 Marzo 2019
Il sindaco Gava: «Pronti a potenziare la sorveglianza insieme a Cordignano»
LE REAZIONI
PORDENONE «Come al solito la stupidità di certe persone non ha confini. Sono certo che il responsabile degli incendi che ha distrutto una grossa fetta di vegetazione della Pedemontana pordenonese, verrà identificato al più presto. A quel punto si accorgerà che forse non era il caso di compiere gesti così brutali nei confronti della natura e di tutta la comunità». È arrabbiato l'assessore regionale Stefano Zannier, che in questa fase sta seguendo da vicino l'attività investigativa: «Sono in corso verifiche ed accertamenti precisa l'esponente della giunta Fedriga e, proprio per questo, l'attenzione è elevata. Chi ha distrutto quasi 30 ettari di superficie boschiva in appena due giorni, sempre che di dolo si tratti, la pagherà a caro prezzo».
Gli episodi che si sono verificati tra Aviano e Caneva hanno imposto ai due sindaci, Ilario De Marco e Andrea Gava, di alzare il livello di guardia. Soprattutto in questa prima fase, quando ancora le indagini sono in una fase embrionale: «È difficile dare una spiegazione a quanto si è verificato domenica tra Caneva e Cordignano allarga le braccia il sindaco Gava ; ma una cosa sembra essere certa: in circolazione c'è o una persona squilibrata oppure siamo di fronte alle bravate di qualche ragazzino. Al di là di tutto quello che è successo è molto grave e denota, ancora una volta, come nei confronti dell'ambiente ci sia davvero poca considerazione».
I contatti tra Gava e Alessandro Biz, sindaco di Cordignano, sono costanti. Dal momento che c'è il timore (fondato) che possano essere appiccati nuovi incendi, i due primi cittadini hanno attivato il gruppo di protezione civile affinché possa esserci un maggiore controllo del territorio. «I volontari di Cordignano sostiene Gava hanno attuato una sorveglianza notturna dopo il rogo di domenica pomeriggio e, per fortuna, non hanno ravvisato particolari criticità. Va bene che il rogo era stato domato, ma c'era il pericolo che qualche focolaio potesse ravvivarsi. O che qualcuno potesse appiccare nuovi roghi». Perché certi episodi possano essere prevenuti, Gava è concorde sul fatto che debba esserci (a monte) un lavoro di squadra che coinvolga istituzioni, forestale, carabinieri e protezione civile. «Proprio per questo assicura il sindaco di Caneva sentirò i rispettivi comandanti e coordinatori qualora ci sia la volontà di disporre qualche azione mirata a tutela dei nostri territori, dei nostri cittadini e della nostra natura». Azioni che potrebbero tradursi in una sorveglianza notturna, ma soprattutto un potenziamento di quella diurna, dal momento che la maggior parte degli incendi boschivi si è quasi sempre materializzata tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio.
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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