IL PROVVEDIMENTO
CORDENONS Una diciassettenne in coma etilico, un bar chiuso

Domenica 4 Agosto 2019
IL PROVVEDIMENTO
CORDENONS Una diciassettenne in coma etilico, un bar chiuso per 45 giorni dal questore Marco Odorisio. Si potrebbe riassumere con queste due frasi quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì in via Chiavornicco, nella zona industriale di Cordenons. Ma dietro c'è molto di più: «Ho l'obbligo morale di non girarmi dall'altra parte - ha detto ieri mattina il questore, durante la conferenza stampa per rendere noti i particolari che hanno portato al provvedimento di sospensione dell'attività del Bar Più -. Il questore non si può esimere dalla tutela della sicurezza e dell'ordine pubblico». E un locale che vende superalcolici a minorenni mette a rischio l'incolumità non solo dei ragazzini, ma anche degli altri cittadini.
IL FATTO
Un appuntamento che attira da sempre molti giovani, quello con la serata Coco Loco di giovedì al Bar Più e per controllare che tutto vada per il meglio ci sono anche gli addetti alla sicurezza. Ma qualcosa va storto: alle 3.30 della notte arriva una telefonata alla sala operativa della questura dal personale del 118: c'è una ragazzina in stato di semi incoscienza nell'area antistante il locale; ha bevuto troppo. A chiamare i soccorsi è il padre della diciassettenne che era andato in via Chiavornicco per prendere la figlia e portarla a casa. E l'ha trovata stesa a terra, ubriaca, incapace di capire cosa stesse accadendo. Aveva bisogno di cure mediche immediate. L'uomo chiede spiegazioni dell'accaduto agli addetti del locale, vuole sapere perché non hanno chiamato il 118; e la discussione diventa sempre più animata. Dopo si saprà che c'era un altro minorenne steso a terra che vomitava.
GLI ACCERTAMENTI
Gli agenti della Questura ci mettono una manciata di minuti ad arrivare sul posto dove identificano i ragazzini della comitiva di amici della 17enne. Quindi, si legge nella nota della Questura, hanno accertato che durante la serata Coco Loco erano stati somministrati i superalcolici che avevano causato il grave malore della minorenne. E con l'assunzione di sommarie informazioni prese da altri ragazzi presenti alla festa e da alcuni genitori, si delineava un contesto di somministrazione di bevande alcoliche a svariati minorenni. «Incolumità fisica a rischio», ha sottolineato il questore. E per questo si è proceduto con una rapida istruttoria che ha portato già nella mattinata di ieri alla chiusura del locale.
IL QUESTORE
«Sono provvedimenti isolati e minimi rispetto alla totalità dei locali della provincia - ha ribadito più volte durante la conferenza stampa il questore Odorisio -. E sono provvedimenti cautelari anche nell'interesse dello stesso gestore». Due poli per certi versi opposti, che «devono trovare un punto di incontro - ha proseguito Odorisio : il diritto alla libertà d'impresa e il diritto alla salvaguardia della salute, dell'incolumità e della sicurezza delle persone. Se uno si mette alla guida ubriaco, come possiamo poi affermare che vogliamo più sicurezza... Certo, si parla di danno economico: ma quanto vale l'integrità fisica di una persona?». Infine un appunto, sottolineato più volte: «Quando eseguiamo i provvedimenti di sospensione ex articolo 100 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, informiamo sempre i destinatari che possono ricorrere contro la sospensione dell'attività con il prefetto o il Tar».
Susanna Salvador
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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