NUOVI ORARI
PORDENONE Al via il prossimo 6 maggio il servizio di consegna della posta fino alla 20,30. Scatterà su quasi l'intero territorio provinciale (tranne a Sacile dove il nuovo sistema di recapito è entrato in vigore circa un mese fa) il nuovo modello di consegna della corrispondenza che riguarda la distribuzione fino a sera della cosiddetta posta privilegiata, cioé raccomandate, abbonamenti e pacchi.
NUOVI TURNI
L'ampliamento del servizio riguarderà Pordenone e l'intero hinterland cittadino, oltre ai mandamenti di San Vito, Spilimbergo e Maniago. Il nuovo assetto che risponderà ai nuovi orari e al servizio aggiuntivo, a Pordenone, prevede che i portalettere che svolgeranno quel tipo di servizio passeranno dagli attuali sei a 17. Mentre complessivamente i portalettere dovrebbero passare da 45 a 49. Un incremento che è stato possibile anche grazie alle assunzioni fatte tra la fine del 2018 e l'inizio di quest'anno. Affinché il servizio di consegna fino alle 20,30 a Pordenone - alle 20 negli altri mandamenti - possa partire senza inghippi sono però necessarie circa venti nuove assunzioni.
ASSUNZIONI
Dei nuovi programmi di Poste Italiane per il territorio si è discusso in un recente incontro con le organizzazioni sindacali. Nel summit sarebbe stata sottolineata, da parte dei sindacati, la necessità delle assunzioni prima dell'avvio dei nuovi orari che prevederanno ovviamente turnazioni diverse. Senza le assunzioni - che saranno a tempo determinato - il servizio partirebbe azzoppato, nel senso che ci sarebbero diversi disagi che si ripercuoterebbero proprio sul servizio. Insomma, il sindacato ha messo in guardia la direzione regionale: il 6 maggio non dovrebbe ripetersi la situazione che si era creata solo qualche settimana fa a Sacile proprio in occasione dell'avvio della consegna della posta fino a sera. In riva al Livenza, infatti, il servizio era partito con una carenza di nove postini con delle conseguenze pesanti sull'organizzazione del lavoro. Situazione causata anche dal non facilissimo reclutamento di portalettere sul territorio: diversi infatti arrivano anche dalle Regioni del Sud.
d.l.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Al via il prossimo 6 maggio il servizio di consegna della posta fino alla 20,30. Scatterà su quasi l'intero territorio provinciale (tranne a Sacile dove il nuovo sistema di recapito è entrato in vigore circa un mese fa) il nuovo modello di consegna della corrispondenza che riguarda la distribuzione fino a sera della cosiddetta posta privilegiata, cioé raccomandate, abbonamenti e pacchi.
NUOVI TURNI
L'ampliamento del servizio riguarderà Pordenone e l'intero hinterland cittadino, oltre ai mandamenti di San Vito, Spilimbergo e Maniago. Il nuovo assetto che risponderà ai nuovi orari e al servizio aggiuntivo, a Pordenone, prevede che i portalettere che svolgeranno quel tipo di servizio passeranno dagli attuali sei a 17. Mentre complessivamente i portalettere dovrebbero passare da 45 a 49. Un incremento che è stato possibile anche grazie alle assunzioni fatte tra la fine del 2018 e l'inizio di quest'anno. Affinché il servizio di consegna fino alle 20,30 a Pordenone - alle 20 negli altri mandamenti - possa partire senza inghippi sono però necessarie circa venti nuove assunzioni.
ASSUNZIONI
Dei nuovi programmi di Poste Italiane per il territorio si è discusso in un recente incontro con le organizzazioni sindacali. Nel summit sarebbe stata sottolineata, da parte dei sindacati, la necessità delle assunzioni prima dell'avvio dei nuovi orari che prevederanno ovviamente turnazioni diverse. Senza le assunzioni - che saranno a tempo determinato - il servizio partirebbe azzoppato, nel senso che ci sarebbero diversi disagi che si ripercuoterebbero proprio sul servizio. Insomma, il sindacato ha messo in guardia la direzione regionale: il 6 maggio non dovrebbe ripetersi la situazione che si era creata solo qualche settimana fa a Sacile proprio in occasione dell'avvio della consegna della posta fino a sera. In riva al Livenza, infatti, il servizio era partito con una carenza di nove postini con delle conseguenze pesanti sull'organizzazione del lavoro. Situazione causata anche dal non facilissimo reclutamento di portalettere sul territorio: diversi infatti arrivano anche dalle Regioni del Sud.
d.l.
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