IL PERICOLO
PORDENONE Il maltempo ha reso necessario, ancora una volta, l'intervento

Venerdì 15 Novembre 2019
IL PERICOLO
PORDENONE Il maltempo ha reso necessario, ancora una volta, l'intervento dei vigili del fuoco e del personale di Gea per tagliare, in più punti della città, alberi e rami pericolanti che, altrimenti, rischiavano di cadere a terra. Ieri mattina i pompieri hanno effettuato il taglio di un grosso albero in via Maestra, al confine con Cordenons, onde evitare che, schiantandosi a terra, potesse colpire i veicoli in transito. Vista la complessità dell'operazione, è stato chiesto il supporto di una pattuglia della polizia locale: i vigili hanno provveduto a dirigere il traffico sino al completamento delle operazioni. Mantenere in buono stato il patrimonio arboreo è più che mai necessario. «A tutela dell'ambiente stesso e delle persone», il concetto espresso da Monica Cairoli, presidente dell'ordine regionale dei dottori agronomi e forestali nonché consulente comunale per il settore del verde.
IL MONITORAGGIO
Partito anche un monitoraggio urgente, in vista del maltempo dei prossimi giorni, per verificare quali sono le piante a maggior rischio caduta. Nei prossimi giorni verranno presentati i risultati dell'attività di monitoraggio eseguita (a blocchi) da Gea sul territorio comunale. «Un'attività indispensabile rileva Cairoli dal momento che è necessario prevenire che piante ad alto fusto, per svariante ragioni, possano cadere. Sono diversi gli alberi che, ammalati o insecchiti, dovranno essere abbattuti per ragioni di sicurezza». Il patrimonio arboreo di Pordenone non è per nulla irrilevante: si parla di circa un milione di metri quadrati di aree destinate a verde (15mila alberi, 17 parchi e 66 aree verdi attrezzate) che, perché non creino situazioni di pericolo, devono essere costantemente conservate in buono stato. Ci sono degli alberi che hanno dei problemi, che sono ammalati e che, pertanto, rischiano di cadere magari conseguentemente ad un fortunale. Secondo Cairoli «esiste una grossa differenza, in termini di longevità, tra il verde urbano e quello presente in campagna». Il primo, per motivi di terreno e di inquinamento, è destinato a durare meno. «Spiace sempre - sostiene - quando si abbatte una pianta, specie se secolare, ma è bene, prima di tutto, fare i conti con la sicurezza. Un albero non può e non deve in alcun modo costituire motivo di pericolo, specialmente se si trova in un'area frequentata da bambini».
IL SINDACO
Il sindaco Alessandro Ciriani ha ribadito un concetto: «Se ora ci troviamo in questa situazione attacca è per colpa, forse, delle politiche errate delle amministrazioni precedenti. Amministratori che, di fronte a reali problemi, hanno guardato altrove. Forse per non perdere voti e consensi. Sono sempre più convinto che gli alberi debbano essere piantati per poi crescere dove le condizioni lo permettono. A Pordenone, invece, molti sono stati messi a dimora da persone che non conoscevano il sistema di sviluppo arboreo. Ora stiamo pagando gli errori del passato, come quelli che sono stati commessi in viale Cossetti dove una fortissima spinta urbanistica ha di fatto cancellato per sempre la vegetazione». Ciriani ha promesso che farà di tutto per reperire le risorse necessarie per avviare il censimento degli alberi. «Quelli che i tecnici valuteranno a rischio crollo anticipa dovranno essere tagliati, a maggior ragione se si trovano nelle immediate vicinanze di scuole, ospedali e centri di aggregazione».
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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