Il Pd: «Non ci hanno neppure risposto» Cabibbo: «Chi manca sbaglia sempre»

Martedì 21 Marzo 2017
Il Pd: «Non ci hanno neppure risposto» Cabibbo: «Chi manca sbaglia sempre»
L'opposizione diserta la commissione sul nuovo regolamento del Consiglio comunale, ma l'iter va avanti. Obiettivo, chiudere lunedì prossimo per portare al più presto il documento in aula.
Come annunciato nei giorni scorsi, i gruppi di minoranza - con l'eccezione del Movimento 5 Stelle e di Franco Giannelli - non si sono presentati alla commissione convocata ieri pomeriggio e della quale Mario Bianchini (Il fiume) aveva chiesto il rinvio a causa del ritardo con cui era stata trasmessa la documentazione: «Non abbiamo neanche ricevuto risposta - sottolinea Fausto Tomasello (Pd) - e, in ogni caso, non capiamo questa fretta: riteniamo ci siano questioni più urgenti da affrontare, mentre da oltre un mese non viene convocato il Consiglio comunale».
«Bianchini ha mandato una mail informale - replica il presidente del Consiglio Andrea Cabibbo - alla quale non è stata data risposta perché non si può rinviare una commissione già convocata. La documentazione è stata ricevuta solo sabato per un disguido e loro non hanno neanche avvisato del fatto che non si sarebbero presentati, al punto che li abbiamo aspettati inutilmente. È stata una gravissima mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora e del personale degli uffici, presente per la simulazione dei tempi. Chi manca sbaglia sempre».
La commissione ha comunque lavorato sul documento fino alle 20 circa, con l'aiuto delle slide sulla simulazione dei tempi predisposte dal segretario generale Primo Perosa, accogliendo alcune delle richieste presentate dal Movimento 5 stelle. In particolare, si è stabilito di consentire un secondo intervento, purché nel rispetto dei limiti di tempo complessivamente assegnati; è stata eliminata la possibilità di scomputare dal tempo complessivo eventuali mozioni d'ordine o interventi per fatto personale che si rivelassero pretestuosi; si è stabilita l'obbligatorietà - e non la sola possibilità - di effettuare le riprese audio e video delle sedute; si sono assegnati al presentatore di una mozione dieci minuti di intervento e altri cinque di replica, al di là dei tempi previsti e, come richiesto anche da alcuni dei gruppi di minoranza assenti, si è deciso che le interrogazioni si chiuderanno obbligatoriamente con la dichiarazione di soddisfazione o meno da parte dei presentatori, senza possibilità di ulteriore replica da parte dell'esecutivo.
Ora la commissione è riconvocata per lunedì, per valutare il nuovo testo emendato. L'obiettivo del presidente è quello di arrivare nell'occasione al documento definitivo, da portare al più presto in Consiglio.
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