Il municipio è più sicuro grazie a un defibrillatore

Giovedì 21 Marzo 2019
PORCIA
In municipio arriva il defibrillatore. A donarlo è il Lions Club di Porcia, che ha voluto appunto mettere a disposizione della collettività un defibrillatore semiautomatico, con piastra adulti e attivazione pediatrica. Lo strumento sarà consegnato ufficialmente all'amministrazione comunale questo pomeriggio, in occasione di un incontro pubblico sul tema della sicurezza domestica organizzato a Porcia dallo stesso Lions.
Il Comune ha naturalmente accettato la donazione e stabilito di installare il defibrillatore nei pressi di un edificio comunale in via De Pellegrini, in considerazione sia del numero di persone che quotidianamente si recano negli uffici comunali, sia per la strategica prossimità al mercato cittadino del venerdì e del sabato. La consegna ufficiale del defibrillatore sarà affiancata dall'organizzazione, sempre da parte del Lions Club, di un evento dedicato alla sicurezza domestica, in programma questo pomeriggio alle 16.30 nella sala Diemoz del Centro socio-assistenziale di via delle Risorgive 3 e intitolato Sicurezza domestica. Accortezze ed opportunità per vivere più serenamente la casa.
Quattro relatori, professionisti in diversi campi - Fabio Lo Faro di Inail Friuli Venezia Giulia, Giuseppe Candela dell'Azienda sanitaria 5, Paolo Badin di Unindustria Pordenone e Stefano Zanut dei Vigili del fuoco di Pordenone -, moderati da Ermanno Bon di Eb Sicurezza e Ambiente, illustreranno i rischi, le tutele e le accortezze da tenere per vivere serenamente la propria casa.
«La sicurezza domestica - sottolinea il Lions Club - è un tema estremamente importante, perché di fatto coinvolge tutti e purtroppo vede ancora molti incidenti, anche davvero gravi, ma, inspiegabilmente viene spesso trascurato». «Questa sarà un'opportunità per porre attenzione sul tema e avere riscontri e suggerimenti per vivere meglio l'ambiente domestico. La scelta dell'orario e la sede dell'incontro sono stati pensati proprio per coinvolgere soprattutto le persone che più di altre si occupano delle attività domestiche, primo vero lavoro, non riconosciuto e silenzioso, esposto ai maggiori rischi in termini di probabilità, privo ancora delle tutele necessarie», ricorda il relatore Ermanno Bon.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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