IL DIBATTITO
PORDENONE Doppio senso e polemiche. Nemmeno il tempo di rendere

Martedì 13 Aprile 2021
IL DIBATTITO
PORDENONE Doppio senso e polemiche. Nemmeno il tempo di rendere viale Marconi percorribile (sia da un verso che dall'altro), che il consigliere comunale Marco Salvador (Pn 1291), ha bacchettato l'assessore Cristina Amirante. Tra i due non corre buon sangue (dal punto di vista della visione futura della città) e le ultime novità in tema di modifiche alla mobilità hanno spianato il campo ad un acceso dibattito. «Su viale Marconi - rileva Salvador - si è espresso più sull'arredo urbano che sulla scelta di istituire il doppio senso di marcia: scelta rivendicata dall'assessore Amirante, la quale afferma su Facebook che quella soluzione era stata decisa, attraverso il Pums, da chi ora siede tra i banchi dell'opposizione». Secondo Salvador, Amirante «fa un giusto riferimento, scordando però alcuni aspetti che lei stessa non approfondisce nei suoi annunci senza inoltre citare dati e obiettivi. Ricordo innanzitutto che il Piano urbano della mobilità sostenibile è un piano quadro e la soluzione di viale Marconi, nel Pums del 2015, era figlia di una riorganizzazione complessiva. Non solo: era soprattutto legata ad altri importanti interventi a monte e con obiettivi completamente diversi da questa amministrazione». Salvador li cita: la riduzione dell'uso dell'auto privata dall'84 al 76,5 per cento e la destrutturazione del ring in funzione dell'allontanamento delle auto dal centro. «Gli obiettivi dell'assessore Amirante sono completamente opposti. Come lei stessa ha dichiarato, i parcheggi dentro il ring aiutano lo shopping. Quindi in caso di fallimento del doppio senso di marcia, il fatto sarà imputabile solo a lei, visto che di tutti gli interventi a monte di questa scelta non c'è traccia. Facciamo qualche esempio: la rotatoria in largo San Giovanni, l'inversione del senso di marcia sul via Riviera del Pordenone, le nuove organizzazioni circolatorie (comprese tra via Oberdan, il centro studi e nel centro cittadino), la messa in funzione dei tre nuovi parcheggi di scambio e l'incremento della mobilità ciclabile». Ciò avrebbe portato, nelle previsioni del Pums, «alla riduzione del traffico da viale Marconi, in direzione largo San Giovanni, di circa 203 veicoli all'ora (-13,8 per cento). Di tutto questo - è l'attacco di Marco Salvador - non c'è traccia nelle scelte dell'assessore Amirante, con il rischio invece di portare a rigurgiti di traffico su viale Marconi e un ulteriore aumento dell'inquinamento come già previsto dallo stesso Pums. Il piano sostiene, nelle sue conclusioni, che il ripristino immediato del doppio senso di marcia su viale Marconi produrrà penalizzazioni al traffico veicolare (ritardi ai semafori e riduzione della velocità). In particolare - osserva il consigliere comunale - le simulazioni prevedevano un raddoppio degli accodamenti del traffico in ingresso all'asse di viale Marconi, passando da 20 a 45 veicoli in coda nell'ora di punta. Con la conseguenza evidente di portare più inquinamento e meno vivibilità in una viale in cui non si pensa minimamente agli abitanti dei palazzi che si affacciano sull'asse viario, sempre più disabitati e sporchi di smog». L'assessore Cristina Amirante non ha voluto replicare, considerando quelle di Salvador (e del candidato a sindaco Gianni Zanolin) «considerazioni poco comprensibili». Si è limitata a dire, rispondendo al consigliere comunale, che «parla ancora dei parcheggi di interscambio quando, ormai dagli anni '90, è stato dimostrato il loro fallimento in città medio-piccole come Pordenone». Un tema, quello di viale Marconi, della mobilità e della viabilità in genere, destinato a far discutere ancora molto. E che, con ogni probabilità, sarà al centro della campagna elettorale dei candidati alla poltrona di sindaco.
Alberto Comisso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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