IL CASO
PORDENONE Una rivoluzione, per certi versi inattesa e sicuramente di

Giovedì 24 Ottobre 2019
IL CASO
PORDENONE Una rivoluzione, per certi versi inattesa e sicuramente di impatto. Il cantiere di piazza della Motta, forse il più importante della legislatura Ciriani, slitterà non di qualche giorno, ma almeno di sessanta. E l'appalto, secondo quanto è filtrato in forma ufficiale dal Comune, sarà tolto alla Polese Spa in concordato per essere riassegnato secondo le procedure previste dalla gara, quindi alla ditta giunta alle spalle dell'ormai ex vincitore. E la notizia piomba come una freccia sulla stagione dei cantieri cittadini.
I FATTI
I legali del Comune erano al lavoro. Il loro compito era quello di definire una strategia a basso rischio dopo che la ditta Polese, titolare dei lavori di riqualificazione di piazza della Motta, era finita in concordato in piena estate. In ballo c'era la differenza tra due norme: il decreto legge del governo Conte-uno, definito Sblocca cantieri e la successiva legge parlamentare di conversione. I due provvedimenti sancivano due procedure diverse in caso di concordato di una ditta vincitrice di un appalto, e la gara per il cantiere di piazza della Motta si situava proprio a metà dell'iter necessario alla conversione in legge del decreto ministeriale. Un bel garbuglio da azzeccare. Ma il Comune ha deciso: sono stati avviati gli atti propedeutici alla revoca dell'assegnazione dei lavori alla ditta Polese, ma la scelta ha un suo peso. Non solo a livello procedurale, ma anche politico. Revocare l'assegnazione di un appalto del genere, infatti, è una mossa che impone la massima cautela. Si devono aspettare almeno sessanta giorni, per attendere la decisione della ditta privata dell'opera. Ci sarà un ricorso o tutto scivolerà via in maniera lineare? Impossibile scommettere, oltre che rischioso. Per questo è diventato logico lo slittamento.
TABELLA DI MARCIA
I lavori di riqualificazione di una delle piazze più belle di tutta la città dovevano partire a fine ottobre. Già alcuni giorni fa era parso chiaro che un piccolo scivolamento in avanti - magari a novembre - sarebbe stato ovvio. Ma la decisione di rivedere totalmente l'assegnazione dei lavori dipinge tutto un altro scenario. Significa in parole povere che l'opera non potrà iniziare prima del 2020, rendendo l'autunno assai meno interessante dal punto di vista delle opere pubbliche del centro storico. «Tutto ruota attorno alla norma che si applica al momento della conclusione della gara - aveva detto l'assessore Cristina Amirante -. Vogliamo essere in una botte di ferro e assegnare l'opera correndo il minor numero di rischi possibile». E dall'attento studio delle norme svolto dagli avvocati del Comune, è emersa la necessità di cambiare strada. La ditta arrivata seconda nella gara d'appalto per piazza della Motta è la I.c.i. Coop di Ronchi dei Legionari (Go). I lavori per la riqualificazione di piazza della Motta valgono circa 3,2 milioni di euro.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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