IL CASO
PORDENONE Quante scuole dovrebbero girare l'Aido Fvg e i medici rianimatori

Venerdì 7 Maggio 2021
IL CASO PORDENONE Quante scuole dovrebbero girare l'Aido Fvg e i medici rianimatori
IL CASO
PORDENONE Quante scuole dovrebbero girare l'Aido Fvg e i medici rianimatori per raggiungere nel giro di due giorni 280mila studenti? Su YouTube c'è un video di Cartoni morti che sta spopolando. Si intitola Donare gli organi: i dubbi più grossi. E lo ha realizzato il portogruarese Andrea Lorenzon. «Ho chiesto su Instagram quali fossero i dubbi più grossi sul donare gli organi dopo la morte - spiega nel suo canale YouTube - e con l'aiuto di Aido e i dati del Sistema Informativo Trapianti ho cercato di rispondere». Le sue animazioni, con grande semplicità ma anche un misto di cinismo e ironia, spiegano in 4 minuti l'importanza del dono e fugano i dubbi, anche i più fantasiosi. Perchè «un medico - dice Lorenzon nel video - sa benissimo quando sei morto per davvero».
Per l'Aido Fvg - presieduto da Marilaura Martin, di Pravisdomini - Cartoni morti è stato un raggio di luce, dopo che la pandemia ha costretto a rinunciare agli incontri nelle scuole elementari, medie e superiori di Pordenone e provincia. Del video si è accorto anche il Centro nazionale trapianti, che ha già contattato Lorenzon per ringraziarlo. Marilaura Martin è da sempre impegnata nella comunicazione assieme a Davide Petrecca, formatore, Stefano Carbone, psicologo, e Roberto Bigai, responsabile del coordinamento Area vasta per le donazioni e trapianti. «Installare la bellezza del dono nei bambini e nei ragazzi è fondamentale - spiega - Sono i primi a capirne l'importanza». Ma la pandemia ha innalzato barriere, come fare? Bigai si è ricordato di quel lupetto che aveva negli scout, seguito su YouTube da 1,2 milioni di utenti per le sue animazioni che affrontano con piglio tagliente e modi divertenti argomenti d'attualità, spesso anche molto delicati.
L'obiettivo è stato centrato, basta leggere gli oltre 1.800 commenti pubblicati fino a ieri pomeriggio. Eccone alcuni: «Purtroppo ho dovuto interessarmi della questione pochi mesi fa per mia madre morta prematuramente per un incidente, c'è un altro punto che mi preme aggiungere: impegnarmi, anche solo burocraticamente, nel seguire la procedura per la donazione dei suoi organi è stata l'unica fonte di vero sollievo durante giorni di dolore indescrivibile».
E ancora: «Donare gli organi può anche aiutare i propri cari a vedere una piccola luce in un momento di profondo buio. È stato un regalo che mi ha fatto mia mamma dando il consenso alla donazione quando ha rinnovato la carta d'identità e un regalo a chi quegli organi li ha ricevuti». Oppure: «Io, da trapiantato di reni e fegato, sono felicissimo di vedere un video in tendenza che stimoli la gente a fare del bene per chi ha davvero bisogno».
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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