IL CASO
PORDENONE Non era eroina, ma scaglie di sapone grattuggiate e mescolate a nitrazepam, una benzodiazepina usata come ansiolitico o nel trattamento dell'insonnia. D.F., il 19enne fermato martedì scorso dai carabinieri di Azzano Decimo, è stato scarcerato ieri mattina dal gip Monica Biasutti. Chi gli ha venduto la falsa eroina gli ha tirato un pacco, forse approfittando della sua ingenuità. È vero che il narcotest effettuato dai carabinieri prima di procedere con l'arresto era positivo, ma questo probabilmente era dovuto al fatto che in mezzo a tanto sapone c'era effettivamente la benzodiazepina. La quantità di farmaco presente non è stato possibile quantificarla, tanto era minima. Il ragazzo era convinto di aver acquistato eroina, per questo era scappato in mezzo ai campi alla vista dei carabinieri che lo aspettavano davanti a casa. Bloccato e portato in caserma, era stato sottoposto a perquisizione. Nello zainetto aveva il pacchetto con lo stupefacente. Che era eroina lo aveva detto ai militari, ripetuto al pm Marco Faion e allo stesso gip che ne ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere. Le ulteriori analisi hanno poi accertato che la sostanza era di tutt'altra natura e non rientrava nella fattispecie più grave in materia di stupefacenti, per questo il ragazzo è stato subito scarcerato.
Il 19enne, la cui vita è stata segnata da un grave lutto familiare, sta attraversando un momento molto difficile. È stata la stessa madre a rivolgersi ai carabinieri nel tentativo di allontanarlo da cattive compagnie e dall'ambiente della droga. Martedì il ragazza le aveva sottratto l'auto, pur essendo senza patente, perchè gli è stata ritirata. Il grido d'aiuto della donna è stato raccolto, la sua speranza è che l'arresto e la notte passata in carcere gli abbiano fatto capire che deve imboccare un percorso nuovo, che lo porti verso altre direzioni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Non era eroina, ma scaglie di sapone grattuggiate e mescolate a nitrazepam, una benzodiazepina usata come ansiolitico o nel trattamento dell'insonnia. D.F., il 19enne fermato martedì scorso dai carabinieri di Azzano Decimo, è stato scarcerato ieri mattina dal gip Monica Biasutti. Chi gli ha venduto la falsa eroina gli ha tirato un pacco, forse approfittando della sua ingenuità. È vero che il narcotest effettuato dai carabinieri prima di procedere con l'arresto era positivo, ma questo probabilmente era dovuto al fatto che in mezzo a tanto sapone c'era effettivamente la benzodiazepina. La quantità di farmaco presente non è stato possibile quantificarla, tanto era minima. Il ragazzo era convinto di aver acquistato eroina, per questo era scappato in mezzo ai campi alla vista dei carabinieri che lo aspettavano davanti a casa. Bloccato e portato in caserma, era stato sottoposto a perquisizione. Nello zainetto aveva il pacchetto con lo stupefacente. Che era eroina lo aveva detto ai militari, ripetuto al pm Marco Faion e allo stesso gip che ne ha convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere. Le ulteriori analisi hanno poi accertato che la sostanza era di tutt'altra natura e non rientrava nella fattispecie più grave in materia di stupefacenti, per questo il ragazzo è stato subito scarcerato.
Il 19enne, la cui vita è stata segnata da un grave lutto familiare, sta attraversando un momento molto difficile. È stata la stessa madre a rivolgersi ai carabinieri nel tentativo di allontanarlo da cattive compagnie e dall'ambiente della droga. Martedì il ragazza le aveva sottratto l'auto, pur essendo senza patente, perchè gli è stata ritirata. Il grido d'aiuto della donna è stato raccolto, la sua speranza è che l'arresto e la notte passata in carcere gli abbiano fatto capire che deve imboccare un percorso nuovo, che lo porti verso altre direzioni.
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